7.0
- Band: NATTEHIMMEL
- Durata: 00:15:32
- Disponibile dal: 20/05/2022
- Etichetta:
- Hammerheart Records
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I fratelli Botteri sono due personaggi che di metal sanno qualcosa: fondatori di band leggendarie della scena norvegese quali gli In The Woods… ed i Green Carnation, hanno più o meno viaggiato sempre in coppia e sono tuttora attivi con gli Strange New Dawn. Arruolato l’ex cantante proprio degli In The Woods.., l’inglese James Fogarty, ed il suo connazionale Dave Carter alla chitarra, oltre che il batterista degli Strange New Dawn Sven Rothe, i due musicisti hanno deciso di tornare alle loro origini, con quello che sembra essere realmente un filo diretto con la band di “Heart Of The Ages” e “Omnio” e componendo cinque pezzi totalmente impregnati da quello spirito. La Hammerheart Records ha immediatamente intuito la bontà del progetto e ha pubblicato tre di queste canzoni in cassetta, scegliendo un profilo basso, in attesa che la formazione di Kristiansand abbia a disposizione abbastanza materiale per un album completo.
L’antipasto che ci troviamo tra le mani, anche se si tratta solo di un quarto d’ora di musica, è già abbastanza succulento: come già detto, tutto fa riferimento alla metà degli anni ’90, dai suoni alla grafica della copertina fino ai testi che trattano di filosofia, occulto ed astrologia, arrivando fino al monicker che significa ‘cielo notturno’; stiamo quindi parlando di un black metal molto melodico in grado di viaggiare su ritmi non troppo elevati, con la voce raramente in screaming, ricco delle atmosfere pagane che solo le tastiere tipiche di quel periodo sanno evocare, mentre la produzione non è roboante, anzi piuttosto cupa e perfettamente in linea con il contesto sonoro. Oltre ai più volte citati In The Woods…, il punto di riferimento sono sicuramente i primi Ulver ed Arcturus e, in questo senso, a colpire è soprattutto “Mountain Of The Northern Kings”, con le parti acustiche progressivamente intrecciate con l’aggressività di riff e batteria.
Un lavoro che guarda decisamente al passato: per ora solo un assaggio promettente, ma chi trent’anni fa contribuiva alla diffusione della nostra musica scambiando demo per posta potrà attendere fiducioso il full-length che i norvegesi stanno scrivendo.
