voto
7.0
7.0
- Band: NEAERA
- Durata: 00:39:55
- Disponibile dal: 22/10/2010
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Forse resisi conto di essere finiti in una sorta di vicolo cieco con le ultime produzioni, i tedeschi Neaera fanno qualche passo indietro e tornano allo stile del fortunato esordio "The Rising Tide Of Oblivion". Vengono così messe da parte le strutture troppo elaborate e le vaghe velleità progressive – tutti elementi che il gruppo non sempre era in grado di gestire con abilità – in favore di un sound ben più diretto, che pesca come mai prima d’ora dal songwriting dei primi Heaven Shall Burn (sentite l’opener "Heaven’s Descent"). Le ritmiche sono più veloci (frequenti i blast-beat), le linee vocali più acide e il riffing più concreto. Si rintracciano poche variazioni per canzone e, se si conosce bene il genere, non si resta praticamente mai sorpresi dallo sviluppo di queste ultime. Ciò nonostante, rispetto almeno a quanto offerto su "Omnicide" e in certi episodi di "Armamentarium", il risultato finale riesce a intrattenere e a scorrere maggiormente. I Neaera questa volta picchiano duro e badano solamente al sodo, tanto che alcune tracce presentano persino influenze black metal o di melodic death primordiale. Grazie anche a una resa sonora piuttosto ruvida, viene appunto alla mente un "Whatever It May Take" degli Heaven Shall Burn: ovviamente la classe di questi ultimi è su altri livelli, ma l’idea alla base del disco è a grandi linee la stessa. Con "Forging The Eclipse" i Neaera riconquistano dunque quel terreno perso di recente, tornando a dimostrarsi a tutti gli effetti una solida realtà della scena melo-death europea. Peccato solo per la copertina dell’album… inguardabile!