7.0
- Band: NEAERA
- Durata: 00:50:42
- Disponibile dal: 10/04/2006
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Esordienti soltanto un anno fa con il divertentissimo “The Rising Tide Of Oblivion”, i tedeschi Neaera decidono di battere il ferro finchè è caldo e si ripresentano sul mercato con un nuovo full-length, che porta il titolo di “Let The Tempest Come”. L’aggressivo melodic death metal del quintetto non ha subito stravolgimenti particolarmente importanti, tuttavia, sin dalle prime note dell’opener “Mechanisms Of Standstill”, pare abbastanza evidente che i nostri abbiano optato per un ulteriore indurimento del sound, cosa che li ha portati ad esprimersi spesse volte tramite soluzioni tipicamente thrash-death quasi di marca The Haunted/Hatesphere. Ribadiamo, comunque, che coloro che avevano apprezzato il debut non devono assolutamente temere un repentino cambio di stile: i nomi che vengono alla mente durante l’ascolto sono infatti sempre i soliti, ovvero Heaven Shall Burn, Amon Amarth, Kreator e At The Gates. In “Let The Tempest Come” i riff death metal e il growling vocals hanno senz’altro un peso maggiore, ma non mancano validi spunti melodici… prova ne sono le trame malinconiche di “Heavenhell” e, soprattutto, gli ispiratissimi lead di chitarra della splendida “Paradigm Lost”, che potremmo anche definire la miglior canzone mai composta dai Neaera. C’è voluto qualche ascolto più del previsto per assimilare e apprezzare del tutto questa nuova opera del gruppo teutonico, poichè il songwriting non è sempre lineare e immediato come quello a cui eravamo abituati, però, alla lunga, la tracklist si è fatta largo nella mente di chi scrive e ha svelato numerose intuizioni degne di interesse e lode, rintracciabili soprattutto nel riffing della coppia Buck/Keller, mai originalissimo ma sempre ampiamente vario e curato. “The Rising Tide Of Oblivion” era, nel complesso – almeno a parere di chi scrive – un po’ più avvincente di questo nuovo lavoro, però è innegabile che i Neaera con “Let The Tempest Come” si siano confermati formazione preparata e onesta, che merita di essere scoperta da chiunque sia patito di tali sonorità.