NEAERA – Neaera

Pubblicato il 24/02/2020 da
voto
7.5
  • Band: NEAERA
  • Durata: 00:45:00
  • Disponibile dal: 28/02/2020
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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Esce a distanza di ben sette anni dall’ultimo “Ours is the Storm” il nuovo album della band tedesca, la quale si era sciolta nel 2015 senza generare particolare scalpore. Riattivatasi nel 2018, la formazione di Münster ha tuttavia continuato a godere della stima e della fiducia del panorama locale e, evidentemente, di quelle del management della Metal Blade Records, il quale non ha esitato a riprendere con se i ragazzi una volta appreso del loro rientro. “Neaera” è un titolo più che mai rappresentativo per un gruppo che in carriera non è mai passato attraverso veri e propri cambi di sonorità e che ora si ritrova a rivisitare nuovamente lo stile con cui si era imposto agli esordi. La proposta difatti risulta a grandi linee ferma ai primi anni Duemila, cristallizzata tra il classico melodic death metal scandinavo e quel corposo metal-core venato di oscurità che fece la fortuna dei connazionali Heaven Shall Burn nel periodo fra “Whatever It May Take” e “Deaf To Our Prayers” o dei Caliban di “Shadow Hearts”. Dicevamo dello scioglimento della band, avvenuto in sordina dopo una serie di album sempre più piatti, e per fortuna questa reunion parte con il piede giusto, con un’opera dalla quale emerge una maggiore verve a livello di scrittura e un’ispirazione di fondo che conferisce alle canzoni una profondità degna di questo nome. Certo, come sempre parlare di originalità nel caso dei Neaera sarebbe fuori luogo, ma questo omonimo nuovo album segna un deciso spartiacque nella discografia dei ragazzi: dopo tante prove troppo diluite e povere di tensione, spesso concepite senza darsi il tempo di ragionare, i cinque ritornano con un LP più centrato e arrembante, arroccato su uno stile sempre in equilibrio fra rapidità di estrazione melodic death e groove; un sound dunque vicino alla coralità dei primi due dischi, veloce e aggressivo, ma generalmente più cupo di quello degli inizi e parimenti alfiere di un gusto spiccato per le linee armoniche e per esplosioni improvvise che illuminano ogni spazio. Potremmo persino definire “Neaera” il miglior disco del gruppo, qui artefice di brani che, se da un lato possono apparire piuttosto simili fra loro, dall’altro si confermano forti di un’immediatezza che coinvolge sin dalle prime battute in un abbraccio sincero, senza sovrastrutture inutili. Mentre i loro fratelli maggiori hanno preso strade diverse – ora più velleitarie, ora più tendenti al mainstream – i Neaera si affidano insomma alla tradizione di questo sottogenere, trovando il bello nella semplicità e mettendo in mostra le loro doti di compositori ora non più stanchi e spremuti all’estremo. La pausa ha senz’altro giovato loro: lo dimostra una tracklist che parte bene e che, anzichè spegnersi lentamente, finisce con episodi sferzanti come “Torchbearer” e “Deathless”, i quali presentano una band esuberante, che fa il possibile per evitare di apparire come la copia sbiadita di se stessa. “Neaera” è quel che si dice un ritorno al di sopra delle aspettative.

TRACKLIST

  1. (Un)drowned
  2. Catalyst
  3. False Shepherds
  4. Resurrection of Wrath
  5. Carriers
  6. Rid the Earth of the Human Virus
  7. Sunset of Mankind
  8. Lifeless
  9. Eruption in Reverse
  10. Torchbearer
  11. Deathless
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