NEAL MORSE – The Dreamer – Joseph: Part One

Pubblicato il 08/08/2023 da
voto
7.5
  • Band: NEAL MORSE
  • Durata: 01:05:42
  • Disponibile dal: 11/08/2023
  • Etichetta:
  • Frontiers

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Dopo “Jesus Christ The Exorcist”, pubblicato nel 2019, l’infaticabile Neal Morse torna a pubblicare una rock opera a più voci, sempre con il supporto di Frontiers Records. Quattro anni fa eravamo rimasti molto colpiti da questa strana biografia di Gesù in forma di musical, un esperimento rischioso ma riuscito, grazie ad arrangiamenti curati ed eleganti, una performance di tutti gli artisti coinvolti molto efficace e, soprattutto, una forma non stucchevole, che scongiurava l’effetto ‘recital dell’oratorio’, che incombeva inevitabilmente su un progetto del genere.
“The Dreamer”, dunque, cerca di bissare il successo del suo predecessore, mettendo in scena un’altra storia della Bibbia, ovvero quella di Giuseppe, uno dei patriarchi del popolo d’Israele, il figlio prediletto di Giacobbe, venduto dai suoi fratelli come schiavo in Egitto ed affrancatosi dalla sua condizione, fino a diventare uno stretto collaboratore del faraone stesso, secondo solo a lui nell’amministrazione del potere del regno egiziano. Il racconto biblico, quindi, si sposta sulla narrazione degli anni di carestia che colpiscono la terra di Canaan e di come Giuseppe, dopo essersi preso una rivincita contro i fratelli, giunti in Egitto per mendicare grano, si ricongiunge al padre, diventando uno dei padri fondatori delle dodici tribù di Isreale.
“The Dreamer” è il primo capitolo di questa storia, a cui farà seguito un secondo album nel 2024: non avendo sotto mano i testi completi dell’album, non siamo in grado di dire il punto esatto in cui il racconto si interrompe, ma il disco sembra raccontare le vicende di Giuseppe fino al suo arrivo in Egitto come schiavo.
Esattamente come fatto per “Jesus Christ The Exorcist”, anche questa volta la storia viene accompagnata da una forma molto simile a quella del musical, con brani che si adattano per atmosfere e sonorità all’episodio trattato ed una serie di protagonisti che interpretano i vari personaggi. Così abbiamo Neal Morse stesso nel ruolo di Giuseppe, Ted Leonard degli Spock’s Beard presa la voce al fratello invidioso, Jake Livgren indossa i panni dello schiavista che vende Giuseppe e via dicendo. Non meno ricco il parterre dei musicisti, che può contare su ben nove artisti, tra cui fuoriclasse come Eric Gillette (già nella Neal Morse Band) o Steve Morse (ex Deep Purple).
“The Dreamer”, nei suoi sessantacinque minuti di durata, presenta tutti i marchi di fabbrica della musica di Neal Morse, ma al tempo stesso si lascia andare a contaminazioni che arricchiscono la già ricca palette di colori del polistrumentista americano. L’intero album è costruito come se fosse un’unica lunga suite, con le singole tracce che si rendono ben riconoscibili, ma che si fondono l’una nell’altra. Il disco si apre con “Overture”, un brano di progressive rock strumentale, suonato con grande stile, che poi si fa enfatico con l’ingresso dell’arrangiamento orchestrale; mentre “Before The World Was” inizia la narrazione nella forma di una ballad corale, perfetta per introdurci alla storia del protagonista.
Da lì in poi è un susseguirsi di momenti musicali curati ed efficaci, che vedono Neal Morse cimentarsi in stili e generi molto diversi. Così incontriamo episodi acustici e minimali come “A Million Miles Away”, inaspettati richiami funk in “Burns Like A Wheel”, il buon vecchio hard rock a là Deep Purple di “Liar Liar”, fino alle venature soul di “Gold Dust City” e al canto gregoriano di “I Will Wait On The Lord”. L’unico appunto che ci viene da fare è che, al contrario di “Jesus Christ The Exorcist”, che ci era parso più coeso e coerente, “The Dreamer” a volte risulta un po’ troppo slegato, con composizioni che vengono accostate in maniera un po’ forzata, piegandosi più alle logiche del racconto che a quelle puramente musicali.
Al netto di questo piccolo appunto, che rende “The Dreamer” leggermente inferiore al suo predecessore, ci troviamo comunque di fronte ad un altro lavoro di qualità, che risulta ancora più sorprendente alla luce della quantità spropositata di musica che Neal Morse riesce a comporre, mantenendo sempre degli standard tra il buono e l’ottimo.

TRACKLIST

  1. Overture
  2. Before The World Was
  3. A Million Miles Away
  4. Burns Like A Wheel
  5. Liar, Liar
  6. The Pit
  7. Like A Wall
  8. Gold Dust City
  9. Slave Boy
  10. Out Of Sight, Out Of Mind
  11. Wait On You
  12. I Will Wait On The Lord
  13. Overture Reprise
  14. Ultraviolet Dreams
  15. Heaven In Charge Of Hell (Eat ‘Em And Smile)
  16. Why Have You Forsaken Me?
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