NEAR DEATH CONDITION – Evolving Towards Extinction

Pubblicato il 18/03/2014 da
voto
8.0
  • Band: NEAR DEATH CONDITION
  • Durata: 00:50:57
  • Disponibile dal: 18/03/2014
  • Etichetta:
  • Unique Leader
  • Distributore: Masterpiece

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Eravamo certamente curiosi di ascoltare il ritorno degli svizzeri Near Death Condition, tre anni dopo un bel lavoro come “The Disembodied – In Spiritual Spheres”, e possiamo affermare con certezza come la nostra curiosità non sia stata delusa: questo nuovo “Evolving Towards Extinction” si pone come l’esatto seguito, sia logico che tematico e stilistico, del precedente album. Sin dalle prime note risulta abbastanza chiaro come si sia cercato di dare maggior risalto alla componente fisica della composizione: i riff sono stati (ulteriormente) appesantiti e la velocità accresciuta laddove si rendesse necessario, ovvero nei (rari) momenti in cui – in passato – la forma avrebbe assunto un’inerzia tale da sopravanzare la sostanza, prestando il fianco ad un poco di prolissità. Pezzi come le due tracce iniziali esemplificano al meglio il processo testé descritto e, per quanto ancora capaci di ammaliarci con inaspettati chorus, i Near Death Condition riescono a farci letteralmente precipitare in un “gorgo di cazzotti” con la conseguenza, palese, di aumentare la significatività di ogni istante della loro musica: ciò vi obbligherà ad un ascolto attento, non immediato, ma sicuramente soddisfacente per chi non si accontentasse unicamente di midtempo. Non si è andata perdendo, tuttavia, la componente prettamente “spirituale” che ha finora caratterizzato la musica di questi ragazzi: se abbiamo già detto di inserti corali leggeri e ardenti come fiamme, non possiamo certo tacere di come “Intelligent Design” e la titletrack fungano da perfetti trait d’union con l’immediato passato discografico, mentre “Pandemic Of Ignorance” e “The Anatomy Of Disgust” riescono a citare efficacemente le versioni più lente dei Morbid Angel, senza far loro lo sgarbo di scimmiottarli con poco gusto. Come se non bastasse, questa band riesce ad andare oltre il “solo” studio (inteso come profondo lavoro d’applicazione) e riescono a ricavare un po’ di spazio anche per l’intuizione, quella di dare ulteriore respiro all’album tramite qualche significativa e pertinente deviazione: se nel caso di “Praise The Lord Of Negation” e “Communing With Emptiness” viene lasciato a briglia sciolta un certo gusto per il caos, giocando su strutture deraglianti e riff “tentacolari” a perdersi in filamenti nervosi e urticanti, una “Vertigo” addirittura sorprende grazie al suo groove diretto, che la colloca in una proporzione simile a quella in cui una “Song Of Sirens” si trova rispetto a un “Purgatory Afterglow”; sia chiaro che la citazione si sviluppa in termini di mero raffronto logico, non certo stilistico, e serve a darvi misura di come i Near Death Condition abbiano raggiunto la padronanza di differenti formule compositive. Uno degli aspetti che troviamo maggiormente apprezzabili di questo lavoro, ma che magari potrebbe non cogliere i favori di tutti, è rappresentato dalla gestione dei cambi di tempo, continua e dinamica al limite dell’ossessivo, tanto da donare alle canzoni un aspetto continuamente cangiante: al di là della loro alternanza, gli aggettivi “lento” o “veloce” presso questi ragazzi finiscono per avere accezioni di significato tra le più disparate, contribuendo a dipingere la loro musica come una cattedrale in stile “gotico-lovecraftiano”, dotata di ardite strutture al contempo slanciate e intricate, capaci di penetrarvi la carne grazie alla loro spigolosa cuneiformità. E’ con quest’immagine negli occhi che introduciamo i due pezzi migliori, capaci di stagliarsi rispetto ad un livello compositivo medio decisamente compatto e, soprattutto, elevato: “Anagamin” è un coacervo d’oscenità sacrileghe sussurrate al vostro orecchio da un riff stralunato e vizioso, che sublima in una “fase aeriforme” solo per poi ricadervi addosso come una pioggia di sferule piombate, mentre “Nostalgia For Chaos” è un pezzo lungo e strutturato, articolato su più sezioni in bilico tra onirismo e ferocia, evocativo e possente come un rituale negromantico. In conclusione, “Evolving Towards Extinction” è un disco cui non manca davvero nulla (se non i classici pezzi riempitivi, cosa affatto scontata!) e con esso i Near Death Condition dimostrano di essere in grado di calibrare le migliori soluzioni di caso in caso, prescindendo da questioni di banale attaccamento (sia esso volto a “pratiche formulari” o, semplicemente, ad un particolare stile), cosa che dovrebbe suggerirvi di prenderli in considerazione: trarrete il massimo da questo disco dedicando un intero pomeriggio a gustarne ogni passaggio, in modo tale che nulla vi rimanga inosservato.

TRACKLIST

  1. Words Of Wisdom
  2. Between The Dying And The Dead
  3. Intelligent Design
  4. Pandemic Of Ignorance
  5. Praise The Lord Of Negation
  6. The Anatomy Of Disgust
  7. Anagamin
  8. Evolving Towards Extinction
  9. Vertigo
  10. Communing With Emptiness
  11. Nostalgia For Chaos
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