NECRODEATH – Draculea

Pubblicato il 24/10/2007 da
voto
6.0
  • Band: NECRODEATH
  • Durata: 00:47:40
  • Disponibile dal: 15/10/2007
  • Etichetta:
  • Scarlet Records
  • Distributore: Audioglobe

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“Draculea” era un album molto atteso dai fan dei Necrodeath: veniva dopo il buonissimo “100% Hell” che aveva inserito delle variabili interessanti al black thrash dei nostri e quindi c’era la curiosità di sapere dove sarebbero andati a parare Peso e soci; poi stavolta i ragazzi si sarebbero cimentati con un concept importante ma abusatissimo e anche qui bisognava verificare che la band non cadesse nello scontato. Ora che “Draculea” è sugli scaffali dei negozi tutti i dubbi vengono dissipati, ma purtroppo va segnalato che l’album non è all’altezza dei suoi predecessori. Ci sono diversi lati positivi: prima di tutto la produzione stratosferica degli Outer Studios, la migliore in assoluto per un album dei Necrodeath. Poi la prova di Peso dietro le pelli è strabiliante: infatti, accanto alle sfuriate tipiche del genere musicale, Peso inserisce delle ritmiche tribali ed un gran lavoro di braccia (e di testa) più che di gambe. Altro aspetto positivo è rappresentato dalle fast track presenti nel lavoro: “Smell Of Blood”, “Fragments Of Insanity” e “Impaler Prince” soprattutto portano inciso a fuoco il marchio dei Necrodeath, vero e proprio sigillo di garanzia. Le note dolenti arrivano ora: crediamo che per esigenze di concept sia stato dato troppo spazio alle atmosfere, a discapito della forza bruta. Oltretutto tali atmosfere a volte risultano piuttosto banali e nemmeno tanto orrorifiche, come nell’intro, nell’outro e nella title track (in totale queste tre tracce occupano più di quindici minuti, quindi non può essere considerato un fatto marginale). Secondariamente vi sono dei momenti dove l’influenza della NWOBHM e soprattutto dei Mercyful Fate, viene a galla in maniera prepotente, ed invece di irrobustire il suono della band tende invece a snaturarlo. Oltretutto per la prima volta non si è sfruttato appieno il potenziale distruttivo rappresentato da Flegias che, in qualche frangente (“Party In Tirquoviste”) sembra un animale in gabbia. A conclusione di tutto, il concept non riesce ad uscire dalle solite banalità, nonostante le voci femminili rumene (almeno credo, mi si perdoni l’eventuale imprecisione) e la cover (scontata anch’essa) di “Countess Bathory” dei Venom. Inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta: “Draculea” non è certo il miglior album della band, ma ha l’attenuante che il risultato finale sia uscito così per “esigenze di copione” legate al concept. Aspettiamo i vecchi leoni al varco con il prossimo lavoro, per vedere una volta per tutte da che parte hanno deciso di andare a parare.

TRACKLIST

  1. V.T. 1431
  2. Smell Of Blood
  3. Party In Tirgoviste
  4. Fragments Of Insanity
  5. Draculea
  6. Countess Bathory
  7. The Golden Cup
  8. Impaler Prince
  9. V.T. 1476
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