7.5
- Band: NECRODEATH
- Durata: 00:40:39
- Disponibile dal: 13/05/2014
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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Sette brani per sette peccati capitali ed un’istigazione a lasciarsi andare alla perdizione. E’ questo il messaggio dei rigenerati Necrodeath: la copertina è esplicita, ma anche il contenuto sonoro del loro undicesimo studio album arriva ‘hard to the core’. Il quarto album con la stessa, identica formazione non può che dare buoni frutti in fatto di coesione ed intesa. E “The 7 Deadly Sins” ha dalla sua parte proprio questa forza monolitica di grande impatto. Quando un gruppo storico, come quello dei Necrodeath, decide di ritornare al sound delle proprie radici difficilmente il risultato è una via di mezzo insapore, o convince pienamente oppure diventa un tentativo quasi grottesco di tornare quello che non si è più. I Necrodeath che, dopo essersi riformati, non hanno di certo fatto sconti all’estremismo sonoro del proprio sound, con “The 7 Deadly Sins” dimostrano di avere gli attributi, ma soprattutto di essere pervasi ancora da una grande passione per la musica metal nonostante siano passati così tanti anni. Se non avete apprezzato il precedente “Idiosyncrasy” non preoccupatevi, perché “The 7 Deadly Sins” è fatto di tutt’altra stoffa! Qui si smette di sperimentare e si ritorna alle radici, fino ad “Into The Macabre” se possibile. Questo cambio di prospettiva non significa necessariamente che la band abbia abiurato quanto fatto di recente, forse semplicemente ogni tanto un gruppo ha bisogno di ritrovare se stesso ripartendo dagli inizi. Non si può chiedere ai Necrodeath di rinunciare alle proprie influenze e quelle che ricordano gli Slayer ci sono e ci saranno sempre, ma ciò che fa grande questo album è l’atmosfera incredibilmente simile a quella dei lavori che uscirono nell’era d’oro del thrash metal, ossia gli anni ’80. Un esempio su tutti: ascoltate il brano “Envy” e verrete catapultati indietro nel tempo di trent’anni esatti! Del resto la stessa band non fa mistero di essersi rivolta al passato per trarre l’energia da immettere sul nuovo lavoro: le due bonus track sono dei rifacimenti di vecchi brani originariamente pubblicati sul debut e sul successivo “Fragments Of Insanity”. Non per questo però il nuovo lavoro dei Necrodeath è un semplice omaggio ai ‘vecchi tempi’: di moderno c’è un sound corposo e freddo che rende i brani ancora più annichilenti ma ci sono anche piccole innovazioni volute dalla band, come l’introduzione di un cantato in italiano su alcune tracce, un esperimento che è stato sviluppato e superato con intelligenza dalla band, dosandolo a dovere e calibrando le parole: un esempio positivo di questo lavoro certosino è sicuramente l’ottima “Lust”. L’album è molto violento, un filo conduttore potrebbe legarlo persino a “Mater Of All Evil” perché la qualità è davvero alta ed un brano come “Wrath” non tradisce le aspettative: non a caso è stato scelto come singolo apripista dell’album in oggetto, essendo una frustata black thrash in piena regola! L’uscita di “The 7 Deadly Sins” arriva puntuale per l’imminente Festival di Metalitalia.com. Avremo l’onore di presentarvi, tra i numerosi gruppi presenti, una delle bandiere del panorama extreme metal nazionale ed in un momento della carriera particolarmente ispirato. Se a tutto ciò aggiungete che i Necrodeath in sede live non tradiscono le attese, allora non resta che dare a tutti l’appuntamento a sabato 17 maggio sotto l’infuocato palco di Metalitalia!