7.0
- Band: NECROMESSIAH
- Durata: 00:39:43
- Disponibile dal: 23/09/2013
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
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Giunti al terzo album, i sardi Necromessiah – dopo avere ottenuto un contratto con la Punishment 18 – sono pronti a devastare i padiglioni auricolari degli ascoltatori con la loro miscela di thrash ipervitaminizzato e di black and roll. Non ci sono fronzoli su “The Last Hope Of Humanity”, non ci sono finezze o sofismi: qui si punta dritto al sodo, alla sostanza. La formazione da diversi anni si è ormai stabilizzata, consentendo al trio di agire in scioltezza. I riferimenti musicali sono sempre quelli: partendo da Venom e Motorhead si scende toccando dapprima territori affini a Sodom e primi Destruction, arrivando poi a lambire i Mayhem di inizio carriera, gli Slayer ed infine i Darkthrone più punkeggianti ed i Toxic Holocaust. Musica senza tempo ma sempre attuale insomma. La band è poi brava a fiutare l’odore del sangue e a non scendere mai a compromessi, ben sapendo che in una proposta di questo tipo non avrebbero senso. Largo quindi a rasoiate infuocate quali “Returned From Hell”, oppure a mid upper tempo che paiono composti e suonati da dei macellai, come la terrificante “Pedo Priest”. Non venite su questi lidi a cercare l’originalità: i Necromessiah sono derivativi all’ennesima potenza, ogni singolo passaggio che troverete qui dentro è già stato scritto da altri. Però quello che fanno lo fanno bene, il songwriting è fresco ed il risultato finale a tratti esalta. Le performance individuali sono animalesche e ben eseguite, fatto salvo forse per la batteria di Darken che, per eccesso di foga, in alcuni momenti va in fuori giri in maniera immotivata. Non c’è molto da dire per degli album come questi: se avete voglia di godervi uno spargimento di sangue efferato e coinvolgente ascoltate senza indugi “The Last Hope Of Humanity” e non rimarrete delusi. Black thrash old school, ma non solo per nostalgici.