NECRONOS – Charred Tongue

Pubblicato il 08/01/2025 da
voto
6.5
  • Band: NECRONOS
  • Durata: 00:33:08
  • Disponibile dal: 13/01/2024
  • Etichetta:
  • Chaos Records

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Al crocevia tra bestialità, tecnica, tradizione e uno sguardo obliquo a quel che di deforme e riprovevole il mondo abbia da offrire, l’affollamento è notevole. Tutta quella corrente di death metal particolarmente oscuro, spigoloso, torvo, devoto a suoni densi e maligni, conta un numero di esponenti elevatissimo, con la possibilità relativamente elevata di pescare nuovi nomi di riguardo, come di imbattersi in qualche anonimo ricopiatore di lezioni altrui. Quando si fa la conoscenza di un novello esponente di tale formula di morte, è lecito dunque avere un pizzico di diffidenza iniziale, considerato l’inflazionamento in questo specifico girone dell’inferno metallico.
Il preambolo è utile per introdurre quegli ardimentosi esordienti che rispondono al nome di Necronos. Messicani, di loro sappiamo ben poco, se non che i loro membri hanno maturato precedenti esperienze in realtà di nicchia come Darkside Ritual, Muerto, Summoning Death e che “Charred Tongue” è la loro prima uscita discografica ufficiale. A testimoniare l’entusiasmo per questa nuova avventura, a fine 2024 i Nostri sono addirittura andati in tour in Europa assieme ai Goath, band black/death metal tedesca. Come a voler anticipare i tempi, desiderando di fare breccia il prima possibile tra i metal fan europei.
“Charred Tongue” è disco che prova a mettere assieme diverse visioni del death metal, pervenendo infine a una sintesi che può accontentare un po’ tutti, sia coloro che ne gradiscono una rilettura il più possibile pura e fedele alle caratteristiche cardine del genere, sia chi guarda volentieri alle contaminazioni e alle complicazioni, basta non divagare in avanguardismi troppo bislacchi.
Inizialmente, l’album si fa notare soprattutto per la sua arcigna ostilità, ponendosi a cavallo tra i primi Morbid Angel, il buio asfittico del death metal canadese e australiano moderno, un moderato gusto per la dissonanza alla Gorguts e Immolation. Un death metal striato di black – per le atmosfere dannate e sulfuree – che ha in un marasma chitarristico caotico ma di ottimo livello tecnico il suo baricentro, in vocalizzi martellanti il suo elemento più selvaggio e anti-umano (in questo ricordando il triplice assalto vocale dei Mitochondrion) e nelle ritmiche spasmodiche una propulsione micidiale. L’opener “Bone Process” sa quindi colpire duro abbastanza in fretta, segnalando soltanto una certa rigidità strutturale e l’assenza di elementi peculiari, che possano rendere i Necronos più facilmente distinguibili.
Gradualmente, “Charred Tongue” guadagna respiro e una relativa ariosità, giustificando i minutaggi piuttosto consistenti delle singole tracce e dando l’idea che la band sappia anche comporre canzoni di senso compiuto, non solo singole sezioni furibonde e arzigogolate, ma affastellate le une accanto alle altre con poca lucidità. Le dissonanze sibilline sanno creare nuvole di angosciante tensione ed in generale il gruppo guadagna punti quando fa lievitare la componente doom, le dona anima e corpo, infittendo e ingrassando le trame chitarristiche e ritmiche. Come appare eloquente nella seconda traccia “Cryptagathon” o nella conclusiva “Reap The Cosmos”.
Altro dato magari banale, parlando di death metal, ma da non dare per scontato quando la materia sonora è così plumbea e soffocante, è la volontà di lasciarsi andare ad andamenti da puro headbanging. Magari non sempre mettendo in mostra chissà quali lampi di genio, anche se ciò contribuisce a rendere relativamente snella l’esperienza sonora, evitando di cadere preda di soluzioni tanto barbare, quanto monocordi.
Nonostante qualche guizzo qua e là e, appunto, un’impostazione complessiva del lavoro competitiva per gli standard del death metal odierno, “Charred Tongue” rimane un’uscita dignitosa ma assolutamente nella media. I Necronos sanno martellare duro con un minimo di stile, ciò nonostante non fanno nulla per potersi chiaramente distinguere tra la massa di uscite del circuito death metal. Ci sono la giusta grinta, un’abilità compositiva sufficientemente sviluppata, la capacità di variare le tonalità e le atmosfere, però al momento ci si ferma qualche passo prima di entrare non diciamo tra ‘quelli che contano’, ma anche soltanto tra le realtà emergenti veramente degne di rilievo. Chi segue con interesse il filone del death/black metal più facinoroso e malsano avrà comunque di che sfamarsi: ci sono le premesse per mosse future più avvincenti di quanto “Charred Tongue” abbia ora da offrire.

TRACKLIST

  1. Bone Process
  2. Cryptagathon
  3. Theophagy
  4. Charred Tongue
  5. Reap the Cosmos
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