5.0
- Band: NECROPHOBIC
- Durata: 00:37:54
- Disponibile dal: 17/01/2011
- Etichetta:
- Hammerheart Records
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Con “Darkside” si può dire che nascano i Necrophobic così come li conosciamo da una decina d’anni a questa parte. L’album in questione uscì nel 1997 per la Black Mark Production e la band era già attiva dal 1989 ed aveva all’attivo già diversi demo, due EP ed un primo full length album intitolato “The Nocturnal Silence” uscito nel 1993. Ma è con “Darkside” che nasce e si sviluppa a tutti gli effetti il vero ‘necrophobic sound’ è qui che Tobias Sidegård oltre a bassista si scopre eccelso cantante (uno dei migliori in assoluto nella scena death/black meta internazionale!) e proprio in questo periodo si forma una coppia di chitarristi che nei Necrophobic ha fatto grandi cose: Martin Halfdan (in forze alla band sino al 2000) e Sebastian Ramstedt (ancora oggi membro trainante della band). Invece l’altro fondatore (e chitarrista) della band assieme a Sterner, ossia David Parland, non fa più parte della band anche se ritornerà assieme ai Necrophobic per il breve periodo 2000-2001. Questa lunga ma doverosa parentesi è necessaria per introdurre e ricordare la vera nascita di un gruppo storico che muovendosi dal death metal ha saputo creare un ibrido death/black meta ancora oggi insuperato! Già da un po’, mentre leggete questa recensione, vi starete chiedendo cosa ci fa “Darkside” tra le uscite del 2011: l’arcano è presto svelato perché la rediviva Hammerheart Records (che poi si era trasformata in Karmageddon Media e poi era svanita del tutto) ha deciso di ristampare nuovamente il vecchio materiale prodotto quasi una decina d’anni fa. D’accordo che da qualche parte bisogna pur ricominciare, ma queste ristampe lasciano l’amaro in bocca: per prima cosa perché la stessa Hammerheart aveva ristampato questo album nel 2003 così come lo vediamo oggi. La ristampa in questione, infatti, non apporta nessuna sostanziale modifica rispetto all’edizione del 2003, il che non potrà soddisfare i fan del gruppo nè darà alcun stimolo a chi avrebbe riacquistato la release una seconda volta se questa fosse stata interessante e con qualche contenuto bonus. Forse la label olandese vuole giocare sul sicuro ed è quindi meglio ristampare per l’ennesima volta un grande album di una band storica che uscire con un gruppo bravo, ma sconosciuto o al debutto. Scelta opinabile, da condannare invece la ristampa uguale alla precedente nonostante siano passati ben otto anni. Il voto assegnato si riferisce esclusivamente al ‘valore’ della ristampa, la qualità di questo capolavoro invece non è opinabile, qui siamo ai massimi livelli del metal oscuro e violento (voto 8,5).