5.0
- Band: NECROPHOBIC
- Durata: 00:45:12
- Disponibile dal: 01/01/2011
- Etichetta:
- Hammerheart Records
Spotify:
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Nonostante la band fosse stata fondata già nel lontano 1989, è solo nel 1993 che gli svedesi Necrophobic si presentano al grande pubblico con il primo vero e proprio full length album intitolato “The Nocturnal Silence”. Fino a quel momento la band fondata dal batterista Joakim Sterner e dal chitarrista David Parland aveva già stampato tre demo e l’EP “The Call”. Rispetto a “The Nocturnal Silence”, sull’album successivo, ovvero “Darkside”, nei Necrophobic non figureranno più né il cantante Anders Strokirk (rimpianto da pochi dato che la band nel frattempo ha avuto la fortuna e la bravura di promuovere sul campo Sidegård da semplice bassista a bassista/cantante), né lo stesso Parland: cambiamenti importanti che segneranno la storia della band. Ma durante questo primo e significativo periodo di creazione del sound, i Necrophobic hanno le idee abbastanza chiare e tentano di evolvere il proprio death metal ancora piuttosto grezzo verso qualcosa di più tagliente, più infernale e diabolico allo stesso tempo. Già in “Nocturnal Silence” l’embrione del futuro trademark della band è udibile abbastanza chiaramente, l’odore acre dello zolfo si fa sentire tra le ritmiche incalzanti e le oscure melodie delle chitarre. Siamo nel 1993, il black metal che nel nord Europa ha già preso piede si sta rivelando all’Europa intera ed è in questo momento cruciale che i Necrophobic decidono che la dimensione death metal sta stretta alla loro creatività. Nasce così lo splendido incrocio death/black metal che li ha resi famosi assieme ad altre band simili quali Dissection e Lord Belial, tutte provenienti dall’enorme fucina di band chiamata Svezia. Il sound nelle release di questo genere musicale non va sottovalutato e i Necrophobic si possono pregiare di aver sempre avuto delle produzioni più che buone, a partire da questo debutto curato da Tomas Skogsberg, all’epoca una garanzia. Questo primo, convincente debutto discografico dei Necrophobic è stato ristampato nel 2003 dalla Hammerheart Records ed il motivo di questa recensione è che proprio la Hammerheart Records (risorta dalla proprie ceneri recentemente) ha deciso di riproporsi al pubblico facendo una scelta commerciale che lascia più di qualche dubbio: ristampare la ristampa di cui la stessa etichetta si era occupata otto anni prima. Fin qui, se vogliamo, poco male, dopotutto otto anni sono otto anni e, a quanto sembra, la Hammerheart ha intenzione di stampare più della metà della discografia dei Necrophobic. Il problema è che la ristampa del 2011 non contiene nessuna novità rilevante rispetto a quella del 2003, sembra che la label l’abbia semplicemente rimessa in circolazione cambiando l’anno della pubblicazione. Una ristampa di una ristampa senza alcun bonus o novità che possibilità ha di risultare gradita ad un pubblico che, costretto dalla crisi, è sempre più selettivo? Nessuna, crediamo noi. Per questo motivo il voto, che va esclusivamente al ‘valore’ della ristampa non è sufficiente, ma nulla toglie al giudizio più che buono da assegnare ad un album importante come “The Nocturnal Silence” (voto 7).