6.5
- Band: NECROSY
- Durata: 00:39:09
- Disponibile dal: 24/04/2015
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Un suono vorticoso che mescola tradizione e tensione sperimentale in parti quasi uguali. Questa, a grandi linee, la proposta dei veneti Necrosy, giunti oggi al tanto atteso appuntamento con il debut album. “Perdition” riprende il discorso interrotto un paio d’anni fa dall’EP “Necrosy” e lo fa nel migliore dei modi, destreggiandosi tra raffiche death metal che avremmo l’ardire di definire “made in Italy” (frutto dell’ascolto intensivo di Hour Of Penance e Fleshgod Apocalypse) e parentesi atmosferiche dal sapore apocalittico, durante le quali effettistica e tastiere rivestono nuovamente un ruolo essenziale, non meno importante di quello della consolidata coppia chitarre/sezione ritmica. L’idea che fa da sfondo al progetto è insomma piuttosto ambiziosa, specie per un gruppo alle prime armi, ma bastano pochi ascolti per capire che la stoffa dei Nostri è di quelle giuste, risultando penalizzata solo da due/tre passaggi a vuoto e da una personalità ancora in fase di sviluppo, con alcune sfuriate (basti pensare all’opener “Drown Into Perdition (At 320 bpm)”) che sembrano prese pari pari da un “Oracles” o da un “Paradogma”. Le cose si fanno ovviamente più interessanti durante i suddetti momenti di quiete e riflessione: “Buried Inside Your Mental Walls”, dal break centrale elegiaco e sognante, il mid-tempo “Eternal Realms” e le conclusive “Ascending Mourning”/“Abstract Vortex” svelano infatti tutte le potenzialità del quintetto, lasciando ben sperare per il proseguo della sua carriera tra influssi industrial, melodie oblique e riverberi ipnotici dalla forte attrattiva. Seguaci della scena death metal tricolore fatevi pure avanti, “Perdition” potrebbe essere il disco che fa al caso vostro.
N.B.: L’album, completamente autoprodotto, può essere ascoltato e scaricato dalla pagina Bandcamp del gruppo.