6.5
- Band: NECROTORTURE
- Durata: 00:24:55
- Disponibile dal: /10/2012
- Etichetta:
- Sevared Records
Frullate insieme gli Exhumed e i Cannibal Corpse di fine anni ’90, aggiungete abbondante sangue e dimenticate tutto a raggrumare sul fuoco dell’estremismo più esasperato: questa è la ricetta dell’orrore musicale inscenato dai Necrotorture, di Foggia. Ovvio, dunque, che non si tratti di raffinati “sarti” della composizione quanto di concreti “maniscalchi”, tuttavia la cosa curiosa è che, nonostante il nome e l’immaginario del gruppo suggeriscano il contrario, i pezzi non hanno mai delle strutture particolarmente lineari (specie nella seconda metà dell’album): non stiamo chiaramente parlando dei Meshuggah, ma di gente che, relazionandosi alla media della scena che contribuisce a popolare, si dev’essere chiesta se non era il caso di elaborare un po’ di più il concetto “maggioritario” di struttura della canzone. In nostra sindacabilissima opinione ci sono riusciti, grazie a qualche particolare “trick” compositivo mutuato dal death metal e innestato in maniera organica su una base sostanzialmente gore-grind, col risultato che “Gore Solution” è un lavoro che gode di un certo equilibrio: se da una parte è un disco estremamente violento e sguaiato, dall’altra è anche un album mai così caotico da farvi perdere in una mareggiata di rutti e colpi impazziti; ecco, allora, che le canzoni rivelano particolarità per lo meno curiose come, ad esempio, il ritornello “osceno” (nell’accezione che diverte noi fanatici della depravazione musicale) di “Nekromantik Store”, le atmosfere tese di “Few Seconds Before Death” o i cambi di tempo della titletrack. Altro aspetto apprezzabile è la registrazione, che permette di seguire perfino le linee di basso (fatto non banale per il genere suonato). Magari non si può parlare di geni della materia, ma sicuramente di gente che sa il fatto suo e che sa esprimere la propria personalità musicale: consigliamo l’ascolto a tutti coloro che apprezzano il “macello”.
PS: Prestate attenzione all’etichetta, ovvero quella stessa Sevared che si conferma attenta anche alle realtà esterne al patrio confine.