7.0
- Band: NEGURA BUNGET
- Durata: 00:20:10
- Disponibile dal: 31/05/2005
- Etichetta:
- Code666
- Distributore: Audioglobe
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Saper rievocare le forze celesti mediante il canto, la musica… una pratica antica che, a sentire i romeni Negura Bunget, non sembra esser scomparsa del tutto. Autori inconfondibili di un black metal indefinibile, tribale, ancestrale e quant’altro si possa aggiungere, i Negura Bunget ci deliziano con un mini cd in versione digipack che è bene non disprezzarlo in attesa del nuovo full length. Per i fan del gruppo è un appuntamento immancabile, anche stavolta la band fa capire di essere su un altro livello rispetto a molti, e soprattutto mantiene quelle alchemiche coordinate i peculiarità che forse mai nessuno risucirà ad indovinare e riproporre. La magia si rinnova, l’invocazione alle più profonde forze celesti ha qui attuazione, il richiamo sciamanico ed estremamente convinto di questi stregoni dell’Est ha qualcosa di veramente magico ed attraente. Solo gli Emperor erano riusciti in qualcosa di simile, ma i Negura Bunget hanno una musica più legata alle radici della prorpia terra e dalle sue viscere riescono a mettersi in contatto con gli astri. Magia, cicli si forze che da sempre si rinnovano, niente di strano dunque, la sola cosa che cambia è che stavolta l’invocazione avviene tramite la musica black metal, e che sono i Negura Bunget ad aver aperto questo nuova via di comunicazione. Stilisticamente parlando, la band accentua quanto espresso in passato, lo perfeziona, lo elabora in modo fantastico come in “Wordless Knowledge”, brano impeccabile e pieno di atmosfere che entrano dentro, dritte al petto, alla mente, allo spirito. La musica che si ammanta di antiche sacralità sotterrate e ora riemerse, ecco il segreto della proposta di un gruppo che sta pian piano raggiungendo quello status invidiabile cui già appartengono Enslaved e Borknagar, gente che è riuscita, in modo originale, a costruirsi una dimensione musicale propria. Perdetevi nei meandri più oscuri e inquietanti del cosmo, affondando sempre di più il vostro sapere nelle radici di questa terra, e così carpirete il cuore di “Inarborat Kosmos”.