8.0
- Band: NEGURA BUNGET
- Durata: 00:59:37
- Disponibile dal: 31/03/2010
- Etichetta:
- Code666
- Distributore: Audioglobe
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Negura Bunget, un nome che nel corso degli ultimi anni ha saputo calamitare a sé consensi di pubblico e critica: c’era grande attesa per questo nuovo “Vîrstele Pamîntului” per via delle numerose defezioni che hanno portato Gabriel Mafa (aka Negru) ad essere l’unico superstite tra i fondatori dell’eclettica formazione Romena. “Vîrstele Pamîntului” prosegue il discorso intrapreso con il precedente “Om”: il black metal degli esordi è ormai un lontano ricordo e le parti più aggressive possono essere soltanto assimilate genericamente alla scena estrema. Come era prevedibile intuire, la componente folkloristica rappresenta un elemento essenziale e caratterizzante per il nuovo corso dei Negura Bunget: la particolarità degli strumenti utilizzati e l’indubbia abilità della band nel creare atmosfere epiche e pregne di elementi riconducibili alla terra natia della formazione. “Vîrstele Pamîntului” è un viaggio da intraprendere senza interruzioni e che deve essere apprezzato nella sua interezza: le numerose introduzioni strumentali, al contrario di tanti lavori, contribuiscono a rendere palpabile ed unica l’atmosfera che pervade il disco… cornamusa, percussioni, flauto e xilofono sono solo alcuni degli strumenti che, insieme ad un tappeto di tastiere, creano un’aura inquietante e che spesso e volentieri sconfina in lidi epici e tribali. Le continue variazioni vocali che vedono il duo Corb/aGer alternarsi dietro al microfono rappresentano un buon complemento sia per le parti più lente ed atmosferiche che per quelle più veloci ed estreme: purtroppo il cantato in romeno risulta come sempre impenetrabile e non aiuta la fruibilità dei testi ma aumenta senza alcun dubbio la particolarità ed unicità della proposta dei Negura Bunget. Contrariamente ad ogni pronostico, l’ora quasi secca di materiale inclusa in “Vîrstele Pamîntului” scorre fluida e senza cali di tensione aiutata da una produzione, inutile dirlo, come sempre all’altezza della situazione. Non ce la sentiamo di fare paragoni scomodi con album del calibro di “‘n Crugu Bradului” e “Om”: “Vîrstele Pamîntului” è senza alcun dubbio un album che non farà fatica a garantirsi un posto di tutto rispetto nella prolifica discografia del six-piece dei Carpazi. Se avevate gettato la spugna già dal precedente “Om”, sicuramente non cambierete idea con questa ultima fatica del combo romeno… in caso contrario fatelo vostro, non ne rimarrete certo delusi!