NEGURA BUNGET – Zău

Pubblicato il 19/11/2021 da
voto
6.5
  • Band: NEGURA BUNGET
  • Durata: 00:50:58
  • Disponibile dal: 26/11/2021
  • Etichetta:
  • Prophecy Productions

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“Zău” sembra essere l’ultimo lascito dei Negura Bunget. Il gruppo rumeno, che ha rappresentato un unicum all’interno della scena black metal (intesa in senso lato) internazionale, in realtà già nel 2009 aveva avuto una prima ed importante spaccatura dopo che due dei tre membri storici del gruppo se n’erano andati (Hupogrammus e Sol Faur) separandosi dal batterista Negru. La band, dopo esser stata in pratica rifondata, era andata avanti esplorando diversi universi sonori. Poi arrivò la tragedia ovvero la scomparsa prematura nel 2017 di Negru; eppure, i membri superstiti hanno dichiarato di voler portare a termine la trilogia discografica (iniziata nel 2015 con “Tău”, continuata nel 2016 con “Zi”) di cui “Zău” rappresenta il capitolo conclusivo. Una sorta di album postumo, dunque, basato su alcune tracce di batteria registrate a suo tempo proprio dal compianto Negru. Per questo motivo il presente lavoro dovrebbe essere l’ultimo a firma Negura Bunget, anche perchè continuare a tenere in vita questo monicker non avrebbe alcun senso, e sarebbe forse non del tutto appropriato.
A livello musicale non ci sono epocali stravolgimenti rispetto al recente passato, la band cerca sempre di creare delle atmosfere che vogliono essere a metà tra l’arcaico ed il mistico. Non che i Nostri non ci riescano, ma il paragone con i Negura Bunget dei primi album ha il peso della spada di Damocle. In passato la band riusciva a trascinare l’ascoltatore all’interno di un vortice temporale, catapultandolo nel bel mezzo di un rituale sacro tenuto dagli antichi Daci all’interno della loro capitale, mentre i Negura Bunget di oggi al massimo riescono a portarci davanti alle suggestive rovine dove la magia aveva dimorato, ma di cui non resta che un pallido ricordo. Dopo l’opener dalle atmosfere new age, dal tocco quasi orientaleggiante, che prendono gran parte della scena, arriva la più equilibrata “Iarba Fiarelor” col suo lento incedere velatamente death/doom e un paio di aperture melodiche interessanti. I brani successivi sono anche piacevoli all’ascolto in alcuni momenti, ma il riffing è piuttosto lineare e avrebbe dovuto essere più stratificato per contribuire ad aumentare il tocco mistico della release, facendo rivivere quello spirito sciamanico che un tempo la band possedeva. La sensazione finale, dopo numerosi ascolti, è quella di un’opera non trascendentale che lascia poche emozioni al suo passaggio. Il brano “Tinerețe Fără Bătrânețe” è forse quello che più degli altri cerca di aggrapparsi al trademark perduto della band: lasciamo riposare in pace questa band rumena che chiude una carriera comunque sbalorditiva, capace di regalare qualcosa di assai particolare alla scena extreme metal internazionale. Il nome Negura Bunget rimarrà custodito per sempre nell’abisso delle cime degli alberi.

TRACKLIST

  1. Brad
  2. Iarba Fiarelor
  3. Obrăzar
  4. Tinerețe Fără Bătrânețe
  5. Toacă Din Cer
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