6.0
- Band: NEMESEA
- Durata: 00:46:32
- Disponibile dal: 16/02/2005
- Etichetta: ebony-tears
- Distributore: Masterpiece
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Incidono per la Ebony Tears, sono un sestetto capitanato da una ragazza e sono olandesi. Secondo voi che cosa suonano i Nemesea? Esatto, atmospheric gothic metal, sulla scia dei connazionali Within Temptation, After Forever e primi The Gathering, ma con qualche accenno di metal classico che rimanda pure a Epica e Nightwish. Come la tradizione vuole, si ha perciò a che fare con brani basati quasi esclusivamente su orchestrazioni e tastiere, guidati da imponenti cori e dalla voce della singer – che qui si chiama Manda e, per la verità, non è affatto disprezzabile – e nei quali le chitarre e la sezione ritmica si limitano a fare da supporto al lavoro del tastierista Berto, prendendo raramente qualche tipo di iniziativa. Berto, comunque, il suo lavoro lo sa senz’altro fare e alla fine, tutto sommato, questo “Mana” si rivela anche un disco discreto: formalmente non ha nulla che non funzioni, non è prolisso, le canzoni si lasciano ascoltare più o meno tutte, le melodie sono carine, come da copione non mancano neppure alcuni saltuari interventi di growling vocals e, infine, la produzione, nonostante sia decisamente povera rispetto a quella dei loro più noti colleghi, è pienamente sufficiente. Il problema sta nel fatto che in questo genere di gruppi come i Nemesea, se non di più bravi, ce ne sono comunque davvero tanti. La concorrenza è assai forte e “Mana” – spiace dirlo – perde il confronto praticamente con tutti gli ultimi lavori delle band succitate (per non parlare dei classici!). Ripetiamo: il gruppo suona bene e i pezzi qui offerti non possono certo essere definiti malriusciti, però in generale la proposta rientra del tutto nella media e difficilmente farà emergere i Nemesea all’interno di questo affollatissimo panorama. Se non siete più che accaniti fan di questo stile, dunque, lasciate perdere…