4.5
- Band: NERVOSA
- Durata: 00:46:39
- Disponibile dal: 03/06/2016
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Trascorsi due anni dall’esordio su lunga distanza “Victim Of Yourself” le thrasher brasiliane Nervosa sono di nuovo tra noi, portando in dote anche stavolta un corposo carico di thrash vecchia maniera avente nella ‘solita’ triade tedesca i suoi canoni di riferimento. Per questo nuovo “Agony” vale grosso modo il discorso fatto per il predecessore: animosità, convinzione e passione non fanno difetto alle giovani fanciulle sudamericane; tutto il resto, ovvero qualsiasi elemento afferente l’artisticità e la cura contenutistica e formale della proposta, latita pesantemente. Le Nervosa pestano, questo è indubbio, viaggiano cattive e maleducate lungo l’intera durata del disco, investendoci con tempi medio-veloci che raramente si aprono ad andamenti lievemente meno isterici. Le chitarre macinano un numero contenuto di riff per brano, masticandoli con pesanti addizioni di acidità, forti di una produzione che ne enfatizza l’impatto, mentre non dà grande risalto a eventuali sfumature melodiche, le quali a dire il vero quasi non esistono: strutture e arrangiamenti sono drammaticamente scarni, le canzoni come partono arrivano, fra rullate quadrate della batteria, un basso insignificante e una voce che si approssima a quella dello Schmier del terzo millennio. Di fatto, oltre alla grande carica e a una pressione costante per tutta la durata del disco, non accade quasi nulla. Rari gli assoli, scolastici i passaggi da frangenti incalzanti ad altri vagamente groovy e da headbanging, risibili i ritornelli, posticci, per nulla esaltanti. Avremmo da ridire se si trattasse di un demo di ragazzini, figurarsi quando abbiamo a che fare con una band già al secondo album, edito per una delle label più importanti in ambito metal. Ora, che un gruppo del genere, dotato di idee prossime allo zero e poca cognizione su come allestire canzoni thrash realmente interessanti, sia accasato su Napalm Records, ci appare come un mistero gaudioso. E non riusciamo proprio a capire a chi possa interessare un prodotto simile, misero anche per i completisti del genere. Passate oltre e non date nemmeno la classica ascoltata di prova.