7.0
- Band: NERVOSA
- Durata: 00:46:42
- Disponibile dal: 29/09/2023
- Etichetta:
- Napalm Records
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E fu così che l’ostinazione di Prika Amaral portò una ventata di brio, varietà e, perchè no, di tranquillità in casa Nervosa. Una band, che per uno strano scherzo del destino, sembrava aver preso alla lettera il significato del suo stesso moniker, riflettendo, attraverso una serie indefinita di cambi di line-up, una situazione all’interno del gruppo a dir poco instabile.
Tali incertezze trovavano perfetta testimonianza anche dal punto di vista esecutivo, con l’ultimo “Perpetual Chaos” chiamato ad alzare leggermente l’asticella creativa, dopo che i precedenti lavori avevano manifestato una palese carenza proprio sotto questo aspetto; un tentativo lodevole, ma dall’esito parzialmente raggiunto a causa di una precarietà di formazione in primis, condita poi da una certa monotonia compositiva, incapaci tuttavia di abbattere la caparbietà della chitarrista brasiliana, la quale ha nuovamente rivoluzionato la propria creatura, cambiando praticamente ogni singolo membro e assumendo infine il ruolo di cantante, posto rimasto vacante dopo la dipartita di Diva Satanica.
L’epilogo di questo ennesima sequela di avvicendamenti prende il nome di “Jailbreak”, quinto lavoro di questa band sempre più dal carattere internazionale, vista ormai la diversa provenienza geografica delle sue componenti: ad accompagnare infatti la Amaral, abbiamo ora Helena Kotina alla chitarra e Hel Pyre al basso (entrambe greche) oltre alla bulgara Mihaela Naydenova, nel ruolo di batterista.
Come suona dunque “Jailbreak”? Ha smosso le acque stantie del recente passato? La Amaral ha trovato la sua definitiva dimensione? Pur mostrando ancora qualche scoria di staticità, presente in brani come “Endless Ambition” o “Elements Of Sin”, possiamo affermare che il nuovo Nervosa può sicuramente fregiarsi del titolo di ‘album meritevole’, proprio per quella sua volontà di cercare, trovandole, nuove soluzioni ad un copione trito e ritrito. E pezzi come “Suffocare”, “Ungrateful”, “Seed Of Death”, la stessa “Jailbreak”, “Sacrifice” o la conclusiva “Nail The Coffin” vanno a certificare quanto appena scritto.
Da una parte il lavoro più variegato e melodico della Kotina, dall’altra la prestazione vocale della Amaral, a sorpresa più convincente di coloro che l’hanno preceduta, hanno donato maggior dinamicità alla struttura dei vari episodi: “Ungrateful” per esempio spicca tra quelli più spediti e thrash mentre “Seed Of Death” si rivela un buona traccia death più melodica e cadenzata, confermando come sia soprattutto la prima metà dell’album a racimolare punti sul versante dell’interesse generale.
Da segnalare inoltre la presenza di Gary Holt in “When The Truth Is A Lie” e di Lena Scissorhands, cantante degli Infected Rain, in “Superstition Failed”.
Il nuovo disco delle Nervosa, come rappresentato in cover, è un inno al desiderio di togliersi qualsiasi maschera intrisa di ipocrisia e falsità, telecomandata oggi dal mondo social, per dare invece libero sfogo alla propria personalità, senza badare alla puntuale serie di giudizi partoriti dall’esterno.
Non si grida al miracolo ma c’è quantomeno da riconoscere la tenacia da parte della leader brasiliana, tacciata talvolta di dispotismo, nell’esser ripartita ancora una volta da zero, riuscendo (definitivamente?) a trovare la quadra della sua band.