8.0
- Band: NESTOR
- Durata: 00:41:50
- Disponibile dal: 31/05/2024
- Etichetta:
- Napalm Records
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Solamente due anni fa facevano irruzione nel mercato discografico come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, dominando molte classifiche di fine anno per quanto riguarda le sonorità legate alla scena melodic hard rock, oggi tornano in pista con un nuovo disco, stavolta con tante attenzioni addosso: i Nestor nascono nel 1989 ma, per diverse ragioni, sono riusciti a debuttare solamente tre anni fa con un disco sensazionale come “Kids In A Ghost Town”.
E se – ci immaginiamo – molte idee sfociate poi nelle composizioni contenute in quell’esordio nascevano anni addietro, stavolta, dovendo partire da zero, non era affatto scontato ritrovare la band svedese capace di confermarsi con un disco all’altezza. E invece “Teenage Rebel” è un vero e proprio concentrato di hit dall’altissima resa sonora, pronto ad essere innescato semplicemente grazie al tasto ‘play’ del proprio stereo.
Con questo secondo lavoro si viene catapultati in un batter d’occhio alle atmosfere ottantiane di quell’hard rock melodico che ha appassionato intere generazioni con band come gli americani Foreigner e Journey, passando per i britannici Shy ed arrivando ai colleghi scandinavi Treat e Skagarack, il tutto ovviamente con una produzione al passo coi tempi, capace di colpire esaltando riff di chitarra e una sessione ritmica esplosiva.
L’elegante incedere dell’opener “We Come Alive” lascia subito intendere come il gruppo svedese voglia partire col piede giusto e non senta affatto la pressione di doversi riconfermare a certi livelli (e stavolta sotto un’etichetta di primo livello come la Napalm). L’ugola celestiale di Tobias Gustavsson si esalta con l’esplosiva title-track che viaggia su ritmi spumeggianti e presenta un ritornello anthemico, mentre l’ultra-catchy “ Victorious” si stampa in testa fin da subito con influenze sci-fi ed un flavour ottantiano incontrollabile.
La meravigliosa, lenta “The One That Got Away” disegna melodie sognanti e va a pari passo con la ballata conclusiva del disco, la magica e malinconica “Daughter”, mentre il lato più AOR della band viene fuori prima con la raffinata “Caroline” e in seguito sulle note più dirompenti di “09 21”, che presenta anche un assolo di tastiera capace di lasciare il segno correndo rapido. Avvicinandosi al finale, c’è spazio per un altro pezzo da novanta che risponde al nome di “Unchain My Heart”, brano possente capace di esaltare (ed esaltarsi) con chitarre decise ed un irresistibile coro da stadio.
I Nestor hanno un dono naturale nel creare pezzi ricchi di pathos, con melodie vincenti ed un sound pronto a colpire con assoluto vigore: le carte in tavola sono le stesse del fortunato debutto, ma vengonorimesse nel mazzo, mischiate e rigiocate di nuovo alla perfezione.
“Teenage Rebel” è come quando da adolescente incrociavi lo sguardo di un ragazzo o di una ragazza e te ne innamoravi perdutamente!