7.0
- Band: NEURASTHENIA
- Durata: 00:14:58
- Disponibile dal: //2005
I Neurasthenia rappresentano una nuova realtà nel panorama thrashnazionale. Sorti dalle ceneri degli Animalator, gruppo undergroundattiva a fine anni Novanta, la band rinasce l’anno scorso grazie alcantante chitarrista Neil che, chiamati a sé Matteo e Simone(rispettivamente basso e chitarra) e ripescato Leo dalla vecchiaformazione, dà il via a questa nuova esperienza. I Neurastheniaesordiscono proprio con questo mini cd autoprodotto, intitolato, ascanso di equivoci, “Full Force Of Thrashers!”. Dietro un titolo forseun po’ puerile si trovano quattro tracce di thrash ottantianoottimamente composte e suonate e che in più di un’occasione strizzanol’occhio al power di matrice europea. “I’m Walking With A Zombie” cigetta subito indietro di vent’anni, ai tempi dell’immarcescibile “RideThe Lightning”, grazie a un thrash dalle ritmiche serrate, ma dotato dibuone aperture melodiche e ad una voce molto hetfieldiana. Laproduzione non è perfetta, ma comunque rende giustizia ad un prodottodel genere. La successiva “R.U.N. (Return Under Neurasthenia)” è latraccia migliore di quelle sin qui proposte, grazie anche ad unritornello che ti si infila in testa per non uscirne più. “Fury” godeinvece di un buon incipit slayeriano. Il lavoro dei ragazzi sarebbeassolutamente filologico se a tratti non inserissero qualche partiturapiù power-oriented, come ad esempio nel bridge, che ci crediate o no,debitore dei Blind Guardian, soprattutto nelle linee vocali. Laconclusiva “Jihad” non fa che confermare quanto di buono la band haprodotto in precedenza. Ora sta a voi decidere se una tale proposta vientusiasma ancora a distanza di due decadi oppure ritenere che lamusica dei Neurasthenia sia obsoleta e troppo ancorata al passato. Peril sottoscritto, data la qualità del materiale, si tratta di unaboccata di aria fresca davvero ben accetta, ma di sicuro moltitacceranno la band di essere solo un clone e di non proporre nulla dinuovo. Di sicuro da questo mini CD non vi dovrete aspettare nient’altroche un quarto d’ora di sano divertimento nel nome del thrash Bay Areache, con i tempi che corrono, non è poco.