NEVERMORE – Dead Heart In A Dead World

Pubblicato il 13/09/2000 da
voto
9.5
  • Band: NEVERMORE
  • Durata: 00:56:38
  • Disponibile dal: 13/09/2000
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: EMI

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Il quarto full-lenght dei Nevermore segna un po’ l’apice della prima parte della loro carriera: dopo l’omonimo scoppiettante debutto, dopo un ispiratissimo EP (“In Memory), dopo un capolavoro come “The Politics Of Ecstasy”, il quintetto di Seattle diede poi alla luce uno degli album più struggenti del panorama metal, quel “Dreaming Neon Black” dove sono racchiusi tutti i malesseri e le angoscie che si trovano dinnanzi a chi deve affrontare una prematura scomparsa di una persona cara. Poi arrivò questo “Dead Heart In A Dead World” che rappresenta la maturazione del suono, la presa di coscienza da parte di Loomis, Dane, Sheppard e Williams di aver dato veramente vita a qualcosa di realmente unico con questa band. Per entrare nell’universo parallelo targato Nevermore, basta inserire questo CD nello stereo e premere “play” e venire attaccati dall’assalto frontale di “Narcosynthesis”, dal suo vorticoso riff e dalle splendide aperture melodiche e teatrali di Warrel Dane. Non occorre di certo un genio per capire che questo sarà uno dei brani che i nostri riproporranno più spesso dal vivo, proprio per il suo impatto forte e diretto. “We Disintegrate” a tratti va a ripescare echi di Sanctuary ed è il naturale prosieguo della traccia iniziale, nonché preludio, di un’altra delle canzoni più riuscite del platter: “Inside Four Walls”. Durante i quasi cinque minuti di questa traccia l’ascoltatore viene racchiuso entro le personali quattro angosciose mura erette da Dane al grido di “Inside Four Walls My Friend, They Took Away Your Freedom” e non possiamo far altro che sbattere la testa a ritmo. Il lento, ipnotico e incalzante incedere di “Evolution 169” rapisce l’ascoltatore che viene trascinato in una melodia commovente durante il ritornello, e si rimarrebbe a cantare per ore “Don’t Set Your Mind To One Side”. “The River Dragon Has Come” ci tiene incollati all’ascolto al fine di cogliere tutte le sfumature del suono e i virtuosismi chitarristici dei un Jeff Loomis ispiratissimo, e immediatamente veniamo poi proiettati verso un’altra perla della discografia di questa band, la poetica “The Heart Collector” con il suo trascinante ritornello e il suo finale acquoso e paranoico. Prestate attenzione a “Engines Of Hate”, con il suo riffing a tratti secco e serrato, a tratti circolare e vorticoso (specie nella parte solistica), con quello stacco che verso il finale della canzone potrebbe farvi strappare la colonna vertebrale a furia di headbanging. Poi sono soltanto i versi di Simon & Garfunkel a dare vita a “The Sound Of Silence”, personalissima e riuscitissima reintrerpretazione del grande classico del duetto. “Insignificant” è una ballata struggente, evocativa, magica e terribilmente commovente, uno dei brani preferiti in assoluto del sottoscritto, una canzone senza la quale la discografia dei Nevermore non sarebbe stata la stessa. “Believe In Nothing” è un altro episodio evocativo e dalle ritmiche lente e incalzanti, con quell’arpeggio di sottofondo a cullare l’ascoltatore… A concludere abbiamo la cavalcante title track di quest’ album, ancora un brano di pregevole fattura, veloce, diretto, e dall’impatto forte, come a chiudere il cerchio aperto con “Narcosynthesis” all’inizio della tracklist. Definire “Dead Heart In A Dead World” con poche parole non è assolutamente un compito semplice, stiamo parlando di un lavoro multistrato, dalle mille sfaccettature e dai sentimenti forti, ascoltandolo potrete provare tutto e il contrario di tutto, a dieci anni dalla sua uscita siamo ancora con i brividi lungo la schiena riascoltandolo ancora, ancora e ancora. Ecco, forse avremo potuto usare una sola parola per definirlo: “capolavoro”, ma sarebbe stato un po’ poco.

TRACKLIST

  1. Narcosynthesis
  2. We Disintegrate
  3. Inside Four Walls
  4. Evolution 169
  5. The River Dragon Has Come
  6. The Heart Collector
  7. Engines of Hate
  8. The Sound of Silence (Simon & Garfunkel cover)
  9. Insignificant
  10. Believe in Nothing
  11. Dead Heart in a Dead World
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