6.5
- Band: NEW HORIZONS
- Durata: 00:51:46
- Disponibile dal: 23/02/2018
- Etichetta:
- Revalve Records
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Nascono nel 2013 i New Horizons, band toscana dedita ad un progressive metal purissimo che ora, con questo “Inner Dislocation”, debutta sul mercato discografico grazie al lavoro dell’attenta etichetta Revalve Records. Un disco che ha avuto una lunga gestazione, a partire da Marzo del 2016 dove la band ha iniziato le registrazioni ai Magnitudo Studios di Ghezzano (Pisa), fino al mixaggio l’anno successivo ai Seven7Studio di Calenzano (Firenze) arrivando al mastering finale ai noti Domination Studio (San Marino) di Simone Mularoni (DGM). Il sound dei New Horizons è complesso a partire dalla struttura dei brani, tutt’altro che lineari come dimostra la prima vera traccia “Where Is the End ”, pezzo dal tocco moderno e dalle ritmiche progressive che mette subito in mostra il talento del singer Oscar Nini e che segue l’intro “Introspective” e la breve strumentale “Inner Dislocation”, epica e tastierosa che potrebbe ricordare qualcosa dei Royal Hunt. In generale sono la tastiera ed il piano di Luca Guidi ad emergere sia nei pezzi più lenti come “Born in future”, intensa ballatona che poi sfocia in un bel solo di chitarra che tanto deve al maestro John Petrucci (Dream Theater) sia nei pezzi più classici della band come nell’accoppiata “Borderlands” divisa in due parti e contraddistinta da melodie delicate e morbide. Non avrebbe guastato di certo l’inserimento di qualche riffone più potente (di quelli capaci di far agitare la capoccia) mentre a tratti pare che i New Horizons si facciano un pò prendere la mano lasciandosi andare a dimostrazioni tecniche, come accade nella lunga strumentale “Evolution”, pezzo che suona fin troppo freddo rispetto al lato più melodico/emozionale della band che funziona invece alla grande nella già citata “ Borderlands”. Ma è evidente lungo tutto “Inner Dislocation” che i New Horizons possiedono un gran potenziale che in questo debutto è stato utilizzato solamente in parte. Con l’esperienza acquisita in questi anni e sistemando due o tre cosine qua e là, la band toscana pare avere tutto in regola per tornare prepotentemente sul mercato nel prossimo futuro.