7.0
- Band: NIGHT DEMON
- Durata: 01:32:11
- Disponibile dal: 10/08/2018
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Alcune band, prima di partorire un live album, erano solite attendere più di un feed-back circa i lavori realizzati in studio nel corso degli anni precedenti. La registrazione di un concerto arrivava spesso e volentieri al raggiungimento di un importante traguardo, come una sorta di regalo, di omaggio, a tutti quei fan che, grazie al loro supporto, avevano contribuito a far esplodere quel determinato gruppo, a farlo crescere e quindi diventare un monicker importante e di riferimento rispetto ad altri che, per gli inversi motivi, non erano stati in grado di uscire dall’anonimato generale.
Questo era ciò che avveniva in passato. Oggi, per la legge del ‘tutto e subito’, non ci sono tempi di attesa: se una formula gira, facciamola girare fin che può. Ed è ciò che è avvenuto per il qui presente “Live Darkness”, espulso dalla SPV Records, a celebrazione del fulmineo esordio dei californiani Night Demon. In poco più di un’ora e mezza, il terzetto americano dimostra di saperci davvero fare on stage, sparando sulla folla non solo i due full-length di ultima produzione ma anche i quattro brani contenuti nel primissimo EP targato proprio “Night Demon” del 2012. In pratica tutta la loro discografia. Novanta minuti di energia, sudore, coinvolgimento, registrati presso la Beachland Ballroom di Cleveland nel dicembre dello scorso anno durante i quali la magia, il fragore e la genuinità della NWOBHM la fanno da padrona dalla prima all’ultima nota. E se da una parte, a livello compositivo, il rimando ai padri fondatori del genere risulta più che palese, arrivando al limite di un ‘già sentito’ da far storcere il naso, dall’altra è innegabile la capacità di Jarvis Leatherby e compagni di entusiasmare il pubblico presente utilizzando la forma più semplice possibile: suonare, suonare, suonare, senza tanti fronzoli o archetipi del caso. Una ricetta vincente sciorinata nel recente passato anche in terra italica in occasione della loro esibizione nelle vesti di opening act degli Accept.
Entrando a piedi uniti nella ‘sala da ballo’ dell’Ohio, sottolineiamo come l’intero live prenda maggior vigore nella seconda parte dello show: se infatti il primo dei due CD risulta sì energico ma globalmente monocorde, da “The Howling Man” in poi una sostanziale varietà di ritmo prende il sopravvento regalando up-tempo di sicuro impatto come la stessa “Black Widow”, momenti più romantici con “Stranger In The Room” o scariche di assoluta adrenalina grazie a “Screams In The Night”. Da segnalare, inoltre, il duetto con il mastermind dei Midnight, Athenar, per una schizofrenica “Evil Like A Knife” in cui il fragore del metal sound made in anni Ottanta sbatte prepotente sopra le teste di un pubblico votato all’headbanging più sfrontato. Un live senza tregua che si chiude con i pezzi simbolo (se così possiamo chiamarli) del trio californiano, per quello che risulta un vero e proprio omaggio alle forme primordiali della NWOBHM. Dalla cadenzata “The Chalice”, sino alla priestiana “Heavy Metal Heat”, prima che l’omonima “Night Demon” spenga il motore roccioso, energico e nel contempo vintage di una band che sta rimarcando alla grande il solco tracciato da coloro che l’hanno preceduta, in attesa che lo stesso demone notturno accenda la prima fiamma intrisa di luce propria.