7.5
- Band: NIGHT DEMON
- Durata: 00:37:11
- Disponibile dal: 17/03/2023
- Etichetta:
- Century Media Records
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Era la primavera di sei anni fa quando i Night Demon davano alle stampe il secondo disco, “Darkness Remains”. Forte di un’energia e di una vitalità sicuramente di spessore in sede live, il terzetto di Ventura rimarcava invece ancora qualche sintomo di poca singolarità e ispirazione nei lavori in studio. Sia l’esordio targato “Curse Of The Damned” sia, appunto, “Darkness Remains”, oltre a sottolineare ed innalzare la devozione verso le sonorità europee della NWOBHM e quelle altrettanto heavy-power di matrice americana, non riuscivano infatti a prendere una propria direzione artistica, rimanendo pertanto ancorati al credo musicale materno impartito dalle storiche band appartenenti ai due generi menzionati.
Fatto strano questo anche perchè, come detto, on stage il gruppo guidato dal bassista Jarvis Leatherby (ormai in pianta stabile nei mitici Cirith Ungol) ha sempre dimostrato di avere tutte le carte in regole per andare oltre quegli schemi ormai assodati e francamente anche un po’ scontati. L’attesa per capire se i Night Demon avessero deciso di tagliare l’annoso cordone ombelicale con l’ingombrante passato era pertanto giustificata, ed è quindi con un sospiro di sollievo che annunciamo come il qui presente “Outsider” sia riuscito a compiere la fatidica missione.
Sviluppando le proprie capacità tecniche, costruendo un vero e proprio concept lirico, basato su esperienze soprannaturali, tra portali misteriosi e sentimenti umani come il rimpianto, la vendetta, l’alienazione e la perdita, la band statunitense ha macinato nove tracce coinvolgenti, stilisticamente varie e, soprattutto, brillanti di luce propria. I rimandi ai vari Saxon come pure agli stessi Cirith Ungol si scorgono ancora qua e là, ma sono comunque meno marcati; Leatherby e compagni sono finalmente riusciti a tracciare un solco griffato Night Demon dall’inizio alla fine, alternando brani più tirati ed orecchiabili ad altri maggiormente introspettivi e cupi. E così, dopo il misterioso “Prelude” è l’immediata e roboante title-track a trasportarci verso realtà alternative, con arrangiamenti più simili a gruppi recenti come i Bombus o ancora gli Spirit Adrift, anticipando la ruffiana e rocciosa “Obsidian”.
E se nei precedenti due album si era messa sotto la lente d’ingrandimento pure la voce del baffuto cantante, troppo statica e poco versatile, questa volta c’è da dare il giusto merito all’ugola di Jarvis, bravo a creare gli opportuni momenti emozionali a seconda della portata sonora dei vari pezzi. “Beyond The Grave” e “A Wake” vanno quindi a posizionarsi nelle caselle più intime dell’intero full-length, lasciando invece a “Rebirth”, “Escape From Beyond” e alla conclusiva “The Last Day” (presente solo sulla versione CD) il compito di smuovere teste e darsi da fare con l’air-guitar; da parte sua infine “The Wrath” si piazza come una delle tracce migliori dell’intero album. Insomma, a dodici anni di distanza dal loro inizio di carriera i Night Demon hanno forse trovato una certa quadratura del cerchio e visto il buonissimo risultato ottenuto, l’attesa di rivederli dal vivo è ancor più motivata.
