
6.5
- Band: NIGHT SHALL DRAPE US
- Durata: 00:40:13
- Disponibile dal: 26/04/2024
- Etichetta:
- Season Of Mist
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Debutto assoluto per questa neonata realtà black metal finlandese: quello che sappiamo è che si tratta di un progetto di LRH (ovvero nientemeno che il batterista degli Horna, ma anche dei Trollheims Grott, di Bythos ed altri), che su questo “Lunatic Choir” suona tutti gli strumenti. Ci sono anche altri nomi importanti, su questa release, poiché la parte vocale è stata affidata a più di un artista, ad iniziare dai suoi compagni negli Horna (ed in altre band) ovvero Spellgoth e Infection, fino al completamento del cerchio con Wraath dei Behexen.
Questo non è di certo il primo progetto in cui (ri)troviamo alcuni degli artisti principali della scena black metal finlandese scambiarsi gli strumenti e dar vita ad un black metal più o meno aderente alla tradizione; sinora nessuno hai mai avuto ragione di lamentarsi, anzi, solitamente i risultati sono sempre stati più che soddisfacenti.
Questo nuovo progetto anche si presenta bene all’inizio, a partire da una registrazione professionale dove il suono è molto pulito (forse anche troppo), e di certo più morbido rispetto alle produzioni che che questi artisti amano utilizzare quando registrano gli album per le loro altre band: abbandonate dunque l’idea di trovarvi davanti ad una sorta di side-project che emuli lo stile di Horna e soci, qui tutto è stato confezionato alla perfezione e, produzione a parte, lo stile è lontano dall’essere raw black metal.
Anzi, il black metal di “Lunatic Choir” presenta il suo lato più estremo in alcune prestazioni vocali, in cui il cantato si sforza di essere il più aggressivo possibile, come ad esempio sull’ottimo brano “Ethereal Conscrictor”, probabilmente il migliore di tutto l’album: qui abbiamo davvero un giusto compromesso tra il black metal capace di trascinare pur non essendo tirato a velocità folli ed una dose di rabbia ed energia sopra la media. Il cantato aggressivo è senza dubbio una delle caratteristiche di questa release, anche se talvolta risulta un po’ troppo iterato, però si vorrebbe sentire anche musicalmente una simile carica violenta, ma raramente il black metal dei Night Shall Drape Us ha quel tocco di follia omicida che si percepisce in diverse produzioni made in Finland.
Scordatevi pertanto un black metal in stile Azaghal o Sargeist: qui ci sono diversi elementi melodici poco graffianti con poche parti dai ritmi tiratissimi. LRH ha evidentemente impostato questo suo progetto come un qualcosa di più convenzionale o ‘ricercato’, ma questa scelta per chi ama invece lo spirito primordiale di un certo black metal finlandese non può convincere appieno; va anche detto che la seconda parte dell’album non è entusiasmante, non presentando brani trascendentali e dove un riffing poco convincente si arena in parti articolate ma poco incisive.
C’è il rischio che questo progetto non decolli, ma attendiamo il prossimo album prima di dare una sentenza. Al momento possiamo dire che in giro in ambito black metal, e soprattutto in Finlandia, c’è di meglio: i Night Shall Drape Us si salvano con mestiere, ma non impressionano.