5.0
- Band: NIGHTBRINGER
- Durata: 01:00:07
- Disponibile dal: 19/08/2011
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Un’ora di musica che oscilla tra oscurità black metal e malessere doom. La proposta dei Nightbringer, con questo continuo passare da momenti rabbiosi a base di chitarre grattate e blast-beat e aperture riflessive, dove le ritmiche si fanno anche lentissime e le chitarre si inseguono e si sfidano a colpi di dissonanze, sulle prime riesce in qualche misura a destare interesse, ma con il passare delle tracce fatica un po’ a convincere. Del resto, quelle consuete difficoltà in cui incappano i gruppi che vogliono mettere tanta carne al fuoco qui non mancano: un andamento che, più che articolato, appare macchinoso, vari momenti di dispersione che impediscono a dei pezzi di prendere una direzione precisa e una capacità di sintesi praticamente inesistente, che porta appunto le nove composizioni ad assestarsi sull’ora complessiva di durata. Decisamente troppo, soprattutto quando ci si imbatte in alcune sezioni al limite del funeral doom, spesso portate avanti per inerzia e ruotanti attorno a soluzioni atmosferiche poco accattivanti o a un paio di riff messi in croce (rovesciata, ovviamente). La band alla lunga fallisce nell’impresa di dare ai brani un andamento fluido e di riuscire a trovare un equilibrio azzeccato tra la dimensione raccolta e quella più esplicitamente brutale, risultando pretenziosa e perdendosi in quella lunga serie di clichè (dissonanze, ripetizioni, rumori stranianti) che oggigiorno sembrano essere un vero must per certe frange della scena statunitense. Non tutto dispiace – vedi il bel finale di “The Gnosis Of Inhumation” – ma, nel complesso, l’ascolto di “Hierophany Of The Open Grave” è di quelli che invogliano a prendere un cuscino.