NIGHTLAND – Obsession

Pubblicato il 14/04/2015 da
voto
7.5
  • Band: NIGHTLAND
  • Durata: 00:44:38
  • Disponibile dal: 20/02/2015

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I Nightland, dopo una serie di progressioni stilistiche che li avevano portati ad un melting-pot di generi non particolarmente armonico e riuscito, sembrano aver finalmente trovato una direzione ed una proposta interessante. La base su cui la band si muove è un symphonic death/black d’impatto, con soluzioni stilistiche “furbe” ma sicuramente catchy fin dal primo ascolto, ma la parte veramente interessante è costituita dalla sostrato power, proveniente dagli esordi della band, che crea qualcosa di fresco ed insieme innovativo e classico. Diciamo che è difficile mettere d’accordo chi ascolta symphonic metal estremo e defender oltranzisti dediti a power ed epic metal: invece, i Nightland riescono a fare proprio questo. Immaginatevi una sorta di Blind Guardian incattiviti, con le orchestrazioni più hollywoodiane dei Rhapsody e l’approccio musicale dei Septicflesh. Ora, non vogliamo esagerare: prendete questi nomi giusto come riferimento per avere un’idea. I Nostri, comunque, riescono anche ad alternare i momenti epici di cui parlavamo (“A.R.E.S.”) a canzoni dalla costruzione melodica più cupa e virata verso il symphonic black metal (“Icarus” o “Cradle Of Sufference”). Sicuramente questo “Obsession” è un disco dal respiro internazionale, che consegna una band in grado di confezionare musica intrigante e rivolta a palati diversi tra loro, il tutto con quel tocco gotico e vagamente sacrale tipico di molte band nostrane. Certo, in questo impressionante lavoro competitivo ed arrangiativo ci sono anche dei punti negativi, su tutti una certa ripetitività nello schema delle canzoni, come se la band – trovata la giusta formula – abbia scelto di applicarla in modo pedissequo, cosa che tende ad appiattire le singole tracce e, quindi, a penalizzare i pezzi migliori, come la già citata “A.R.E.S.”, “Dreamless Life” o “Last Dance Of A Treacherous Mind”. Pezzo, quest’ultimo, con un tiro, a tratti, incredibile, e delle continue progressioni tra cori e pianoforte che donano alla canzone una maestosità epica. In sostanza una band con delle ottime potenzialità, che vengono ben espresse in questo disco che, forse, pecca di troppi filler non tanto come singoli pezzi ma come parti all’interno del singolo brano, orchestrazioni che a volte sembrano avere il solo scopo di allungare la canzone stessa. Poco male, comunque: “Obsession” resta un bel disco, con un impatto notevole ed una costruzione che riesce ad essere molto articolata, senza risultare mai ampollosa o retorica e ci consegna una delle più interessanti realtà in ambito symphonic metal non solo a livello nazionale; un gruppo che ha tutti i numeri per uscire dal circuito underground. In chiusura non possiamo non chiederci, per l’ennesima volta, come sia possibile che una band del genere non abbia un contratto ed una distribuzione, riprova dell’ottusità di label e produttori.

TRACKLIST

  1. Benediction To Madness
  2. Dreamless Life
  3. A.R.E.S.
  4. Icarus
  5. Alpha Et Omega
  6. Cradle Of Sufferance
  7. Obsession
  8. Quod Vita Celat, Mors Revelat
  9. Last Dance Of A Treacherous Mind
  10. Dreamless Life (Orchestral)
1 commento
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