6.5
- Band: NIGHTMARE
- Durata: 00:47:55
- Disponibile dal: 07/06/2024
- Etichetta:
- AFM Records
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Sebbene la fondazione dei francesi Nightmare risalga addirittura al 1979, il percorso della band ha preso una strada ben specifica a partire dal 2016, anno in cui, con la pubblicazione di “Dead Sun”, hanno aggiunto alla propria line-up una voce femminile. Il successivo capitolo, “Aeternam”, che ha visto l’ingresso di una nuova cantante, ha inglobato anche qualche venatura vicina al death melodic, per arrivare oggi al nuovo disco, “Encrypted”, che consolida la formula costruita in questi anni.
Arrivati al terzo disco del nuovo corso, ci imbattiamo nell’ennesimo cambio di guardia dietro al microfono: Barbara Mogore è un nuovo centro per i francesi, che si rivelano degli ottimi talent scout per quanto riguarda la scelta delle cantanti. La sua vocalità così duttile le consente sia di gestire con naturalezza i passaggi in voce pulita, sia i saltuari momenti in cui passa ad un growling mai eccessivamente gutturale, ma tutto sommato efficace e funzionale allo stile della band.
La qualità delle composizioni, invece, resta più o meno quella a cui siamo stati abituati negli ultimi otto anni, con canzoni che non soffrono di difetti macroscopici, che possono vantare un certo impatto, ma che tutto sommato scorrono senza lasciare molto il segno; le migliori cartucce sono quelle che la band si gioca fin da subito, con “Nexus Inferis” o “The Blossom Of My Hate”, in cui il bilanciamento tra melodia e groove trova il suo momento migliore. Non depone invece a loro favore il fatto che uno dei pezzi migliori sia una nuova edizione di “Eternal Winter”, canzone scritta nel 2009 ed inserita nell’album “Insurrection”.
“Encrypted”, a conti fatti, rappresenta un po’ il punto di arrivo nella ricerca di un sound che ha profondamente cambiato lo stile dei francesi, traghettandoli nella contemporaneità.
Certo, è difficile immaginare chissà quale exploit per una band dal percorso così travagliato, ed infatti anche questo nuovo capitolo non può considerarsi esente da difetti, soprattutto per via di un songwriting piuttosto comune e poco fantasioso. Eppure la costanza e la testardaggine dei Nightmare meritano quantomeno il rispetto dovuto a di chi prosegue dritto per la sua strada, e chissà che non ci sia ancora margine per migliorarsi ulteriormente con il prossimo lavoro.