7.0
- Band: NIGHTRAGE
- Durata: 00:35:00
- Disponibile dal: 24/04/2015
- Etichetta:
- Despotz Records
- Distributore: Audioglobe
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Quattro anni di pausa (anzichè i soliti due) sembrano aver fatto bene ai Nightrage, che si ripresentano con un nuovo full-length tutto sommato dinamico ed ispirato. Anche la scelta di affidare per la prima volta la produzione a Daniel Bergstrand (In Flames, Darkane, Decapitated) risulta azzeccata: il melodic death metal del gruppo gode in questa occasione di suoni più freschi e moderni del solito, senza però risultare snaturato. D’altronde, il songwriting di Marios Iliopoulos – qui accompagnato dal nuovo cantante Ronnie Nyman e dal bassista Anders Hammer – resta pur sempre fortemente legato al tradizionale “Gothenburg sound” di 15/20 anni fa, con esperimenti mai sopra le righe e solo qualche timido accenno di evoluzione (vedi le ormai tipiche clean vocals). Quindi, chi ha sempre reputato la band poco interessante di sicuro non cambierà idea di fronte a “The Puritan”, mentre i fan probabilmente troveranno in questo sesto album un lotto di canzoni nel complesso più gradevole di quello a nome “Insidious”. Evitando appunto di inventare chissà cosa, Iliopoulos ha semplicemente sfruttato bene un periodo di buona ispirazione, così da presentarsi al momento delle registrazioni con un certo numero di riff indovinati e con un bel po’ di grinta. I brani non regalano sorprese e si basano su strutture lineari, tuttavia danno quasi sempre l’impressione di possedere più slancio e “fame” rispetto al materiale di qualche anno fa; è come se i Nightrage avessero finalmente preso coscienza dei propri limiti, evitando di strafare, concentrandosi invece su poche formule e cercando di concretizzare queste ultime nel miglior modo possibile. Ancora una volta manca la vera grande hit, ma pezzi come la title track, “Foul Vile Life” o la delicata strumentale “Lone Lake” troveranno terreno fertile tra i nostalgici delle sonorità melodic death. Insomma, nel 2015 i Nightrage hanno ancora qualcosina da dire.