6.5
- Band: NIGHTRAGE
- Durata: 00:44:30
- Disponibile dal: 29/03/2019
- Etichetta:
- Despotz Records
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Immarcescibili Nigthrage. Nonostante il clamore mediatico intorno al loro nome (se mai c’è stato) sia sopito da almeno una quindicina d’anni, il gruppo guidato da Mario Iliopolous prosegue indomito a sfornare dischi forgiati nel più puro melo-death made in Gothenburg, terra promessa del chitarrista ellenico e della sua compagine, rinforzata ora con l’ingresso ufficiale in formazione di Francisco Escalona (basso) e Dino Stamoglou (batteria). Se dal punto di vista concettuale “Wolf To Man” (versione inglese di ‘homo homini lupus’) porta avanti la storia dell’estinzione iniziata con il precedente “Venomous”, sul fronte strettamente musicale è cambiato poco o nulla (giusto qualche sfumatura a livello di produzione), al punto che da “Sweet Vengeance” ad oggi potremmo tirare una linea retta alla faccia di Darwin e delle sue teorie evoluzioniste. Ciò premesso – anche se siamo ben lontani dai ‘ritornelli più accattivanti che il metal abbia visto da decenni’ millantati nella bio – tutto funziona anche stavolta a puntino, con la consueta alternanza tra tupa-tupa da manuale IKEA (“Starless Night”, “By Darkness Drawn”, “Gemini”) e qualche passaggio più arioso (“Desensitized”, sulla falsariga di “Ordinary Story”, e “The Damned”), prima che la strumentale “Lytrosis” cali il sipario. Chi scrive continua a preferire il coraggio di rimettersi in gioco dei padrini del genere (dagli In Flames ai Dark Tranquillity, passando per Soilwork e Children Of Bodom la lista è infinita), ma un paio di volte all’anno una piacevole madeleine musicale come quella dei Nightrage, soprattutto se ben suonata e prodotta come “Wolf To Man”, è sempre la benvenuta.