6.5
- Band: NIGHTWISH
- Durata: 00:17:56
- Disponibile dal: /05/2004
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
Ormai sono passati due anni dall’highlight “Century Child”, e i Nightwish tornano a farsi sentire dal loro pubblico trepidante: il nuovo full-length, infatti, intitolato “Once”, vedrà la luce sul mercato il prossimo 7 giugno e, per rendere l’attesa meno pesante, la band ci offre un primo assaggio dell’album con questo CD singolo. Non sono stata mai particolarmente a favore di iniziative del genere, che personalmente vedo poco adatte al contesto metal e più consone alla musica commerciale e da classifica, ma forse la label ha pensato fosse giusto investire in questo modo sui Nightwish, che in Finlandia sono addirittura un gruppo da disco di platino e vengono osannati come rock-star. Un po’ tendente all’esagerazione, la Nuclear Blast propone ben tre versioni differenti del single. Mi sembra fin troppo chiaro l’intento di ricavarne quanto più profitto possibile… d’altra parte un certo tipo di metal più accessibile si sta adeguando agli stereotipi mercificatori del mainstream, dobbiamo purtroppo prenderne atto. La copia pervenuta alla redazione è la standard version, ma nei negozi potrete trovare anche la DVD version (comprendente “Nemo” stereo mix, “Nemo” 5.1 mix, “Planet Hell” 5.1 mix, “Nemo” video, The making of the video) e il Collector’s Edition Digipack (comprendente “Nemo”, l’inedito “Live To Tell The Tale”, la versione orchestrale di “Nemo” e il videoclip). A noi il singolo serve, in sede di recensione, soprattutto per sapere cosa aspettarci dalla nuova release del five-piece scandinavo. A questo proposito, tranquillizzo immediatamente tutti i sostenitori di Tarja e compagni: nulla sembra essere cambiato, anzi i nostri proseguono spontaneamente e agevolmente sui sentieri tracciati dagli album precedenti, dimostrando una maggiore maturità stilistico-compositiva. Queste le prime impressioni a caldo, valutando “Nemo” e “Planet Hell”, che sono le due track di “Once” qui incluse. Il singolo di lancio è stato scelto ad hoc, in virtù della sua immediatezza e della capacità subitanea di catturare l’ascoltatore. L’apertura avviene all’insegna delle consuete coordinate: poche note di keys per creare l’atmosfera e poi l’esplosione metallica contrappuntata da interventi orchestrali molto bombastic, su cui si innesta la vocalità opulenta di Tarja, come sempre in ottima forma. Il brano è arrangiato ad arte e sa sfruttare al meglio gli stilemi della tipica forma-canzone del genere, non si può non ricordarlo da subito. Al di là della furbizia da hit, “Nemo” è effettivamente una canzone fatta bene, che si fa ascoltare volentieri. I Nightwish recuperano la buona attitudine heavy dei tempi di “Oceanborn”, confezionando una prova potente e atmosferica (grazie agli arrangiamenti sinfonici azzeccatissimi), ben calibrata sul fluttuare ondivago delle vocals di Tarja. “Planet Hell” conferma le sensazioni iniziali, rivelando un refrain coinvolgente e cascate fantasiose di elementi speed metal. Il brano è costruito a partire dal un coro epico, spezzato dal ritmo dei violini e poi dalla sezione fiati dell’orchestra; in seguito, vira ad una classicissima e riuscita cadenzatura heavy, su cui duettano una Tarja più aggressiva e il singer Marco. Quest’ultimo dimostra di essersi integrato perfettamente all’interno della band, la sua voce arrochita ma potente è l’alter-ego ideale di quella della bella front-girl. Se l’album rispecchierà le caratteristiche delle song qui proposte, sarà lecito aspettarsi un lavoro soddisfacente, in cui coesistano armoniosamente gli elementi power/speed e quelli atmosferico/orchestrali. Il restante contenuto del singolo è costituito da un inedito, dalla versione orchestrale di “Nemo” e da una sezione multimediale. La bonus-track, “White Night Fantasy”, non è epocale: un cammeo folkeggiante che ricorda le ballad di Enya per la colonna sonora di “Lord Of The Rings”, giocato sulla voce suadente di Tarja e su inserti di chitarra acustica, tutto sommato poco ispirati. Buona invece l’idea di spogliare “Nemo” della sua componente metal, per lasciare che siano sottolineati i cori potenti, la prova di Tarja, l’afflato operistico e, per contrasto, l’assolo veramente emozionante di Emppu. Interessante e divertente lo studio report, corredato dalla photo-session. Il voto finale è chiaramente giustificato dalle considerazioni fatte in apertura, dato che, a mio parere, questo singolo è una release dedicata prevalentemente ai collector ed ai fan più stoicamente fedeli. Attendiamo “Once”.