NILE – Those Whom The Gods Detest

Pubblicato il 10/11/2009 da
voto
7.5
  • Band: NILE
  • Durata: 00:56:40
  • Disponibile dal: 03/11/2009
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Parlare di un album dei Nile non è del tutto semplice: il rischio, infatti, di cadere nella scontatezza dell’esaltazione di una delle band più in vista del panorama death metal è dietro l’angolo. Per contro non vogliamo nemmeno fare la parte di quelli che forzatamente e cocciutamente cercano sempre di andare contro corrente, anche se ci pare  tuttavia doveroso fare una premessa: se siete amanti dei Nile questo album vi piacerà sicuramente almeno quanto gli altri, perché di fatto è un gran bel disco, quindi correte a comprarlo, non avete bisogno di leggere oltre! La prima cosa che ha esaltato chi scrive è il suono di "Those Whom The Gods Detest": compatto, preciso, potente e definito. Un suono che, pur non essendo eccessivamente patinato, riesce a non far perdere il filo logico delle canzoni e, soprattutto, chi ascolta riesce sempre a capire quello che sta succedendo. Quindi un convinto applauso va fatto a Neil Kenon e a Erik Rutan (che si è occupato della produzione della batteria di George Kollias), che stavolta hanno svolto un lavoro sopra le righe. Ovviamente però dietro a un bel suono ci vogliono anche canzoni esaltanti, e anche stavolta i Nile ci hanno regalato alcuni pezzi che entreranno di diritto tra i piani alti delle migliori canzoni mai scritte da Sanders e soci. "Those Whom The Gods Detest" era stato annunciato come un album di cambiamento, e in effetti dobbiamo rimarcare che qualcosa si è mosso, il sound è diventato indiscutibilmente più fluido e dinamico e, esaltato ancora una volta dalla produzione eccelsa, risulta coinvolgente e accattivante, con la novità più grossa che è l’introduzione di qualche pezzo cantato melodico nella tracklist. Immaginiamo che alcuni di voi saranno sobbalzati dalla sedia leggendo questa cosa proprio dentro alla recensione dell’ultima fatica dei Nile, forse qualcuno pregiudizialmente storcerà il naso, eppure, proprio la title track di questo disco, con la sua apertura melodica, sono una delle cose riuscite meglio dell’intero platter. Scommettiamo poi che il coro "There Is No God…" di "Kafir" scatenerà veri e propri putiferi tra il pubblico sotto i palchi della band, e quello stacco centrale con il cantato arabeggiante e la successiva, immancabile e riuscitissima sfuriata in pieno Nile-style, vi farà sicuramente slogare il collo a forza di scuotere la testa. Per onor di cronaca però dobbiamo rimarcare qualche aspetto che fa sì che questo disco sia (seppur di poco) inferiore rispetto ai precedenti indiscussi e acclamati capolavori della band. C’è infatti una certa ripetitività latente nelle soluzioni sonore, che già erano state usate in passato: prendete ad esempio l’inizio di "Iskande D’hul Karnon"… E’ assolutamente identico, non solo all’introduzione ma anche a buona parte dell’inizio di "Annihilation Of The Wicked", giusto le note cambiano, ma lo schema è perfettamente identico, così come il riff portante della prima parte "Kem Khefa Kheshef", sembra preso dagli avanzi dell’omonimo album. Un po’ di autocitazionismo insomma ha portato i nostri a "giocare sicuro" in certi frangenti, un po’ come era stato fatto anche con "Ithyphallic". In conclusione, questo disco arriva un pelo dopo i suoi predecessori, in ordine di grandezza; resta comunque un ottimo album, da parte di una band che, fino ad oggi, ha sbagliato davvero pochissime cose… Nile ormai è sempre più sinonimo di certezza.

TRACKLIST

  1. Kafir!
  2. Hittite Dung Incantation
  3. Utterances of the Crawling Dead
  4. Those Whom the Gods Detest
  5. 4th Arra of Dagon
  6. Permitting the Noble Dead to Descend to the Underworld
  7. Yezd Desert Ghul Ritual in the Abandoned Towers of Silence
  8. Kem Khefa Kheshef
  9. The Eye of Ra
  10. Iskander D'hul Karnon
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