NO MORE FEAR – Ethnoprison

Pubblicato il 20/03/2008 da
voto
7.0
  • Band: NO MORE FEAR
  • Durata: 00:46:05
  • Disponibile dal: 25/03/2008
  • Etichetta:
  • Lost Sound Records
  • Distributore: Self

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I No More Fear vengono dall’Abruzzo e giungono con questo “Ethnoprison” alla terza fatica musicale. Possiamo dire però, senza pericolo di smentita, che è con questo album che il quartetto salirà alla ribalta, sia per la qualità del lavoro, sia per la professionalità della label. I No More Fear infatti, pur essendo giovani, hanno già attraversato innumerevoli cambi di lineup e traversie con etichette varie. Ma passiamo alla musica, un death metal melodico e articolato. Ci sono voluti ben tre anni per comporre il materiale che è finito nei 45 minuti del disco, c’è stato tutto il tempo per scrivere canzoni ben congegnate, dalla struttura ritmica quasi mai lineare, dai tempi quasi mai sostenuti. La melodia è presente ed è dosata nella giusta misura, per non scadere nel pacchiano, oltre a ciò sono presenti arrangiamenti acustici, leggeri cori di voci pulite che vanno a marchiare le singole canzoni permettendo un ascolto globale e quasi mai ripetitivo. L’ultimo brano è strumentale, interamente suonato al piano, forse un omaggio a qualcuno/qualcosa. Lo schema più frequente è l’alternanza fra parti più veloci a parti più lente, con dei riff graffianti, stoppati, seguiti ora da riff melodici ora da assoli di chitarra. Il vocione ben si confà alla struttura ritmica, dove si mette in evidenza spesso la doppia cassa del batterista. Rimangono impresse dopo diversi ascolti “Ethnodiscipline”, canzone arrabbiata che si concede però molti momenti di calma, e “White Crash”, anch’essa veloce con dei riff di chitarra davvero incisivi. Su tutte però c’è l’opener “Demiurgic Contested Paternity”, cinque minuti di canzone veramente ben scritta con delle parti di chitarra assolutamente indovinate che la portano a un livello superiore rispetto al resto. Nel probabile anno del death metal, dall’Abruzzo si fanno sentire i No More Fear. Date loro una chance perché non ne rimarrete delusi.

TRACKLIST

  1. Demiurgic Contested Paternity
  2. In the Beginning It Was In the Ocean
  3. White Crash
  4. Reading Of Fog
  5. Quiet Blowing
  6. Forgotten Roots
  7. 1,618
  8. Wonderful Common Place
  9. Ethnodiscipline
  10. Una Lagrima Sulla Tomba Di Mia Madre (instrumental)
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