7.5
- Band: NOCTEM
- Durata: 00:46:20
- Disponibile dal: 07/04/2014
- Etichetta:
- Art Gates Records
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Avevamo lasciato gli spagnoli Noctem oltre un paio di anni fa con “Oblivion”, un album pregevole e dalle belle speranze circa i possibili, futuri sviluppi che la loro musica avrebbe potuto seguire, e li ritroviamo oggi con “Exilium” terzo parto discografico ed episodio conclusivo della trilogia concettuale che ha legato appunto queste prime tre uscite del gruppo iberico. La chiusura di un cerchio quindi, che anche musicalmente trova il proprio corrispettivo in un lotto di canzoni sempre care a quanto sentito precedentemente, un death/black molto studiato e decisamente poco d’assalto, curato nella forma ancora più del precedente ed accompagnato da un’attenzione al limite del maniacale circa il versante estetico della loro proposta. Fortunatamente, oltre il make-up e le vesti esotiche dei suoi creatori, “Exilium” contiene essenzialmente degli ottimi esempi di canzoni bilanciate e parimenti votate alla violenza e all’epos che sovente emerge dal songwriting, accompagnate da una batteria iper-editata che paradossalmente finisce però per affossare l’ottimo lavoro alle chitarre di Exo e Necros, veri motori trainanti nell’economia interna alla band. La voce estrema e gutturale di Beleth invece, se da un lato avrebbe potuto essere alternata nei momenti più profondi ad altri tipi di cantato, mantiene i Noctem verso un certo frangente “true” death metal che non dispiace, relegando a spazi minori gli umori black metal percepibili più nitidamente nel precedente “Oblivion”. A fronte di arrangiamenti sontuosi e non easy listening, la bravura sta nel riuscire a non rendere indigesto ed eccessivamente pesante l’ascolto man mano che si procede nella tracklist, grazie ad un livello generale più che discreto e qualche asso nella manica giocato sapientemente nella seconda parte della scaletta, capace di lasciare alla fine un’ottima impressione sui quarantacinque minuti abbondanti appena ascoltati. Non si tratta ancora del lavoro definitivo per i giovani ragazzi di Valencia, l’imprevedibilità e l’estro geniale nella parte orchestrale di Septicflesh e Behemoth per la parte “pestona” sono ancora un importante punto di riferimento da cui attingere, ma non si può che rendere merito alla competenza ed alla impeccabilità formale con cui i Noctem ideano, sviluppano e concretizzano le proprie canzoni, con un lavoro, “Exilium”, che convincerà senza remore tutti gli amanti della musica estrema meno ortodossa e più mainstream.