NODE – As God Kills

Pubblicato il 30/05/2006 da
voto
8.0
  • Band: NODE
  • Durata: 00:46:04
  • Disponibile dal: 19/05/2006
  • Etichetta:
  • Massacre Records
  • Distributore: Audioglobe

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“Das Kapital”, terzo album dei Node: fine di un paragrafo, punto e a capo. “As God Kills”, quarto e nuovo album dei Node: inizio di un altro, pesantissimo capitolo. Già, perché è tremendamente vistoso il cambio di approccio stilistico al death metal attuato dal combo meneghino in questo loro fresco lavoro: non più intricatissime trame sonore, a metà strada tra le storiche influenze Death-Carcassiane e il meglio della scena scandinava degli albori e oltre, non più accenni sperimentali evidenti come quelli presenti soprattutto nel già citato “Das Kapital”, non più linee vocali dal poco immediato impatto. Oddio, non che i Node abbiano completamente mutato pelle…certo è che, partendo dalla produzione, la migliore e più moderna mai avuta dal gruppo, per passare attraverso tutti gli aspetti che si considerano nel dare un giudizio ad un disco, bisogna ammettere che Daniel Botti e compagni hanno dato un bel calcio al passato, trasformandosi in un’entità assolutamente più diretta ed incisiva, massacrante e simile a carro armato. Il death tecnico-melodico, nella sua versione più pesante, è stato qui mutilato, modificato e rigenerato attraverso chiare influenze thrash, death’n’roll e modern metal, per dare vita ad un platter che farà presa immediata su chi è solito ascoltare musica potente, cadenzata, tecnica e catchy allo stesso tempo. “As God Kills” – sicuramente la cosa migliore fatta uscire dalla Massacre da diversi anni a questa parte! – prende subito di petto l’ascoltatore, incuriosendolo con l’intro tratta da “Full Metal Jacket” (per la cronaca, si tratta del terrificante momento del suicidio di Palla di Lardo) e fulminandolo con l’opener “Shotgun Blast Propaganda”, dal titolo piuttosto emblematico. Daniel Botti urla in maniera splendida, allontanandosi dallo spettro di Chuck Schuldiner per avvicinarsi a quello di Mille Petrozza, restando comunque abrasivo al massimo; Gary D’Eramo e Marco Di Salvia sono caricati a mille, con il primo a svolgere il consueto ruolo di sparring-partner alla seconda voce, questa volta con risultati più convincenti rispetto al passato; Klaus Mariani svolge il solito oscuro, puntualissimo lavoro. Per la terza volta, la band si affida agli Underground Studios di Vasteras, Svezia, e alle sapienti orecchie di Pelle Saether, ma mai come per “As God Kills” il suono esce così profondo, pieno e pesante: sembra di sentire i vecchi Node, imbastarditi ed attualizzati da dosi massicce di Hatesphere, Entombed, Devildriver e Meshuggah. La title-track, “Hellywood”, “RedRum” (chiusa da un altro famosissimo spezzone di film…basta leggere bene il titolo del pezzo per capire quale…), “Through Fail And Foul”, “Watcher Of A Failed Generation” sono solo alcune delle scorticanti composizioni udibili in questo album, un vero masterpiece per chi si sente in carenza di groove, rozzezza e violenza assassini. Nonostante abbiano forse partorito il disco meno originale della loro carriera, bisogna proprio dire che i Node hanno tirato fuori dal cilindro un lotto di brani devastanti e splendidamente adatti ad essere proposti dal vivo. La cover non rende giustizia alla beltà del lavoro, ma qui in fondo ci sta anche bene un bel chissenefrega! Headbanging a palla, carneficina mirata e via! Fatelo vostro senza esitazioni. Macigno.

TRACKLIST

  1. Shotgun Blast Propaganda
  2. As God Kills
  3. Hellywood
  4. Cancer
  5. RedRum
  6. Old Nick
  7. Watcher Of A Failed Generation
  8. Through Fail And Foul
  9. Truth Is Out
  10. The Manhattan Project
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