8.5
- Band: NOFX
- Durata: 00:33:16
- Disponibile dal: 11/11/1997
- Etichetta:
- Epitaph
Spotify:
Apple Music:
Se nei primi cinque lavori la parabola discografica dei NOFX è stata un climax crescente, culminata nell’indiscusso capolavoro “Punk In Drublic”, con “Heavy Petting Zoo” i Nostri fanno registare il primo, e per certi versi fisiologico, passo indietro.
Invece di fermarsi a ricaricare le pile i quattro decidono di tornare subito in pista con “So Long And Thanks For All The Shoes”, titolo che omaggia allo stesso tempo un libro della saga “Guida Galattica Per Autostoppisti” di Douglas Adams così come le scarpe lanciate sul palco durante i loro show. Al netto di una copertina non propriamente memorabile (anche se all’interno del libretto c’è un simpatico scambio di persone, con membri di Good Riddance, Swinging Utters, Flul e Limp al posto degli originali) “So Long…” è diventato a distanza di un quarto di secolo uno dei capisaldi della discografia dei NOFX, come peraltro pronosticato dalla band stessa all’epoca (sempre nel libretto è citato come “il nostro terzo miglior disco”). Il motivo è presto detto ed è da riscontrare in una manciata di brani diventati classici istantanei nelle setlist dal vivo, dove è secondo solo all’inarrivabile “Punk In Drublic”: dalla programmatica opener “It’s My Job To Keep Punk Rock Elite” alla celeberrima “Champs Elysees” (cover di un pezzo degli anni ’60) passando per lo ska-reggae di “Eat The Meek” o il divertissement strumentale di “Flossing A Dead Horse” ce n’è per tutti i gusti, in quello che potremmo definire come il disco più variegato dei quattro losangelini. I pezzi ska, dallo ska-core di “180 Degrees” a quello più danzereccio di “All Outta Angst”, sono tra i migliori mai scritti da loro in questo sottogenere, ma come detto c’è un po’ di tutto: hardcore melodico a tutta velocità (“Murder The Government”, “Monosyllabic Girl” e “Kill The Rockstar”, poco più di tre minuti cumulati), brani più rockeggianti come “Dad’s Bad News” o “Quart In Session” (praticamente la demo della più celebre “Franco Unamerican”, singolo di lancio di “War On Errorism” che uscirà sei anni dopo) e finanche una spassosa ghost track dopo la conclusiva “Falling In Love”, ironica canzone d’amore su una coppia in procinto di schiantarsi in aereo. Come detto siamo un pelo sotto rispetto a “Punk In Drublic”, ma decisamente i NOFX tengono alta la bandiera del punk rock fuori dal circuito major.