6.0
- Band: NOFX
- Durata: 00:46:17
- Disponibile dal: 18/04/2006
- Etichetta:
- Fat Wreck
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Dopo la parentesi politica d’inizio secolo, con l’aperta contestazione all’amministrazione Bush di “The War On Errorism”, i NOFX tornano con il loro decimo album, “Wolves in Wolves’ Clothing”, secondo full-length uscito per la Fat Wreck e più lungo in carriera con ben diciotto canzoni oltre ad una traccia fantasma (composta da versioni acustiche) che porta il minutaggio totale oltre i tre quarti d’ora. E proprio la bulimia compositiva rappresenta il limite di questa nuova fatica di Fat Mike e soci: se i classici pezzi di hardcore melodico da due minuti (“USA-Holes”, “Seeing Double At The Triple Rock”, “100 Times Fuckeder”) viaggiano col pilota automatico ma sono sempre efficaci nei loro ingredienti (velocità, energia, sarcasmo), quando la band mescola le carte non tutto fila liscio. Pollice alzato per le parentesi folk di “The Man I Killed” e rock di “Leaving Jesusland”, mentre “Getting High On The Down Low”, “Cool And Unusual Punishment” e “One Celled Creature” sono prive del mordente che ci aspettiamo da un disco dei NOFX. Discorso diverso per il reggae di “The Marxist Brothers” e il nonsense di “Cantado En Espanol” (ad opera dal chitarrista El Hefe), simili nelle intenzioni ad episodi del passato (da “Eat The Meek” a “My Heart Is Yearning”) ma distanti nei risultati. Menzione a parte per “60%”, di fatto divisa in due tra apertura e chiusura, mentre – come già accennato – in coda c’è una traccia fantasma con un medley acustico di quasi tutta la tracklist simpatico nelle intenzioni ma un po’ troppo lungo all’atto pratico. Al netto dell’eccessiva eterogeneità stilistica, già sperimentata in passato, il traguardo della doppia cifra segna uno dei punti più bassi della pur nutrita discografia dei NOFX, nonostante una sufficienza strappata con una buona dose di mestiere.