7.0
- Band: NOISEED
- Durata: 00.19.25
- Disponibile dal: 26/02/2016
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
I Noiseed sono nati nel 2012 ma uniscono musicisti con svariati anni di esperienza alle spalle, provenienti da diversificate esperienze in ambito rock ed heavy. Il primo EP ufficiale arriva solamente a Febbraio 2016, quando la formazione bolognese ha finalmente trovato stabilità. Emergono in fretta le influenze del gruppo, dichiaratamente confinate negli anni ’90 ma che abbracciano allo stesso tempo il lato più pesante dell’alternative metal multiplatino targato Godsmack, Stone Sour e Metallica (ovviamente della bistrattata era Load/Reload). L’opener “Child Of A Falling World” e la successiva “Love Can Wait” si fanno apprezzare per il riffing muscoloso e moderno, che associamo in particolar modo allo stile di Greg Tribbett (Mudvayne, Hellyeah e Audiotopsy), la title track gioca in maniera sapiente con le backing dell’ospite Alessandro Rubino (Simple Lies) ed “Every Single Second” ci ricorda le recenti peripezie dei Lacuna Coil. La lista di ospiti è di tutto rispetto: Tommy Massara (Extrema), Neil Grotti (Neurasthenia) e Michele Montaguti (Electrocution) non hanno bisogno di presentazioni e condiscono alla loro maniera questo biglietto da visita davvero interessante. In generale si notano una grande cura negli arrangiamenti e una maturità del suono superiore alla media. Non tutto è perfetto però: a parere di chi scrive la cover di “Step Down” (Sick Of It All) è leggermente fuori posto e la pronuncia del cantante si fa notare qualche volta di troppo. Si tratta comunque di difetti minori che non sminuiscono la buona fattura di “S.O.S.” e fanno ben sperare per il futuro dell’attivissima formazione.