NORDJEVEL – Gnavhòl

Pubblicato il 20/09/2022 da
voto
8.0
  • Band: NORDJEVEL
  • Durata: 00:54:59
  • Disponibile dal: 23/09/2022
  • Etichetta:
  • Indie Recordings

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Con i Marduk fermi discograficamente alle parate militari di “Viktoria” (2018) e i Dark Funeral freschi reduci dalla pubblicazione dello stanco e incerto “We Are The Apocalypse”, l’impressione è che lo scettro di un certo modo di intendere e suonare il black metal – invero non più così celebrato in questo periodo storico di egemonia polacca e islandese – richieda nuove mani che lo ghermiscano e che lo facciano calare come un maglio sulla scena, ridando lustro alle brutali sonorità swedish codificate in opere come “Nightwing” o “Vobiscum Satanas” e riproposte in chissà quante salse da un numero indefinito di gruppi sparsi per il mondo. Nella lista dei candidati al ruolo, è indubbio come il nome dei Nordjevel si distinguesse già da tempo per ambizione e competenza, ma è solo con questo terzo full-length, licenziato ancora una volta da Indie Recordings dopo l’EP/antipasto “Fenriir” dello scorso anno, che possiamo dire la questione diventi seria e faccia del quartetto molto più che una semplice realtà di belle speranze.
Perché “Gnavhòl”, prodotto egregiamente da Fredrik Nordström nei suoi Studio Fredman (At the Gates, Cripple Bastards, Dimmu Borgir), è una maturazione che sa a tutti gli effetti di trionfo; un’opera in grado di confermare gli ottimi numeri mostrati nei capitoli precedenti, da un lato, e di affinare ulteriormente la propria scrittura così da rendere meno ingombrante il paragone con alcuni mostri sacri, dall’altro, per un quadro complessivo di indubbia ferocia e dimestichezza. Qui, la visione dei membri di lunga data DezeptiCunt (basso) e Doedsadmiral (voce) si esalta e prende definitivamente forma grazie alla perfetta integrazione nei meccanismi del progetto di due musicisti espertissimi come Dominator alla batteria (The Wretched End, ex Aeon, ex Dark Funeral) e Destructhor alla chitarra (Myrkskog, ex Morbid Angel), il cui quoziente tecnico – messo al servizio di una delle migliori performance della loro carriera – consente alla tracklist di compiere un vero e proprio salto mortale in termini di impatto e varietà. Un amalgama di feeling, ingegno e lucida spietatezza evidente fin dall’opener “I djevelens skygge”, che in poco meno di cinque minuti snocciola buona parte dei capisaldi dei Nordjevel 2022: più cambi di tempo, più riff, più rimandi alla sfera death e thrash metal, il tutto eseguito con meticolosità chirurgica in una bolgia infernale di sangue e fiamme. Un flusso ribollente di idee che si ramifica, si ricompatta e che sente continuamente l’esigenza di lanciarsi verso nuovi scenari distruttivi, secondo un’efferatezza che non è mai sinonimo di furia cieca o aggressione disorganizzata, e che più avanti – nel corso dell’ascolto – dimostra di cavarsela egregiamente anche con tempi medi e parentesi melodiche di stampo epico/satanico.
Sotto questo punto di vista, impossibile non citare episodi sulfurei e strutturati come la titletrack, “Spores of Gnosis” o “Endritual”, durante i quali la rinnovata intraprendenza del gruppo scandinavo rimarca come esso non sia esclusivamente quella formazione barbara che artwork, foto promozionali e titoli vorrebbero lasciare intendere, e come – a conti fatti – siano pochi gli esponenti della concorrenza in grado di adombrare la suddetta autorevolezza.
D’altronde, non è facile presentarsi in maniera 100% classica e tradizionale risultando al contempo tanto accattivanti, ma i Nordjevel, sulla scia dei brani citati e di altre perle come “Of Rats and Men” e “Within the Eyes”, riescono brillantemente nell’intento, consegnandoci quello che è il loro apice artistico, oltre che uno dei dischi black metal dell’anno. Tutti i (grandi) riff mancanti nell’ultima fatica di Lord Ahriman e compagni vi aspettano qui.

TRACKLIST

  1. I djevelens skygge
  2. Of Rats and Men
  3. Satans Manifest
  4. Within the Eyes
  5. Gnavhòl
  6. Antichrist Flesh
  7. Spores of Gnosis
  8. Gnawing the Bones
  9. Endritual
  10. Twisted Psychosis (Bonus Track)
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