NORNA – Norna

Pubblicato il 28/08/2024 da
voto
5.5
  • Band: NORNA
  • Durata: 00:40:49
  • Disponibile dal: 30/08/2024
  • Etichetta:
  • Pelagic Records

Spotify:

Apple Music:

Nel 2020, mentre ce ne stavamo comodamente angosciati sul divano, nascevano, da un’idea del musicista svedese Tomas Liljedahl (un curriculum di tutto rispetto come vocalist di Breach, The Old Wind e Terra Tenebrosa) e degli svizzeri Christophe Macquat e Marc Theurillat (membri degli Ølten, autori di un interessante stoner strumentale dai risvolti tribali), i Norna. Sin dai primi vagiti (non esattamente teneri), le band si è nutrita dello stesso senso di incertezza e isolamento che tutti avevamo  provato rinchiusi nelle nostre case, con fuori la peste; eppure, le gelide folate post-metal e la violenza oltranzista del debutto (“Star Is Way Way Is Eye”, 2022), non avevano suscitato particolare interesse. Le problematiche della proposta non erano passate inosservate neppure in queste pagine, dove veniva sottolineata una scarsa originalità e, di conseguenza,  una limitata capacità di lasciare il segno all’interno di una scena già ricca di offerte valide. Poco male, sbavature ed incertezze sono tipiche degli esordi, così nei due anni successivi la band si è dedicata ad affinare la propria esperienza live, ottenendo lusinghiere soddisfazioni, tra cui una presenza palco del Roadburn.
A due anni dall’esordio,  i Norma tornano sul mercato con un album omonimo, questa volta prodotto dall’amico Magnus Lindberg. I Cult of Luna rimangono, come in passato, uno dei riferimenti principali, ma nel nuovo lavoro il trio opta per un’ulteriore estremizzazione del proprio stile, preferendo un suono minimalista, in grado di richiamare il vuoto pneumatico dello spazio profondo piuttosto che il crepuscolo invernale delle foreste scandinave. Tale impressione viene confermata dalle vampate regolari che incendiano l’iniziale “Samsara”, con il suo ritmo marziale e le brusche interruzioni a metà pezzo come da tradizione post-metal, o negli accordi reiterati di una “For Fear Of Coming”, che richiama alla mente le catastrofiche visioni sonore dei Neurosis di “Enemy Of The Sun”. Nel momento in cui si decide di abbracciare un sound tanto monocromo, tuttavia, si dovrebbe al tempo stesso avere a disposizione anche un set di idee per sfumare qua e là le canzoni, insomma, per renderle almeno distinguibili tra loro. Invece, tra il  trascinarsi stremato del numero sludge “Shine By It’s Own Light”  e il riff elementare posto lì a sostenere quasi per intero una “Shadow Works” che in teoria vorrebbe rifarsi ai primi Amenra, si insinua nell’ascoltatore un senso di noia attenuato solo in parte dal rispetto per il passato dei musicisti, una stanchezza che si placa appena nei cinque minuti della più rifinita “Ghost”, non a caso scelta come singolo, dove Liljedahl riesce per una volta a rievocare il terrore ancestrale che albergava nel sound dei suoi Terra Tenebrosa , pescando una raggelante coda industrial di voci filtrate e ritmiche ossessive intrecciate tra loro.
Un sussulto che è comunque poca cosa, per un disco che, come il suo predecessore, deve trovare spazio tra le numerose (e spesso più originali) uscite mensili e competere col ricordo di altri ottimi lavori ascrivibili a questi musicisti, come “Feast On Your Gone” dei The Old Wind e, appunto, “The Purging” dei Terra Tenebrosa. In definitiva, ancora un’occasione perduta.

TRACKLIST

  1. Samsara
  2. For Fear Of Coming
  3. Ghost
  4. Shine By It's Own Light
  5. Shadow Works
  6. The Sleep
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.