7.0
- Band: NORTHLANE
- Durata: 00.46.21
- Disponibile dal: 24/07/2015
- Etichetta:
- UNFD
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Che l’Australia sia territorio fertile per il metalcore ormai dovreste saperlo. L’ascesa dei Parkway Drive, con The Amity Affliction a ruota, non è che la punta dell’iceberg: il sottobosco è in fermento e ha sfornato in pochi anni realtà ormai affermate come In Hearts Wake, Storm the Sky, Thy Art is Murder e Northlane. L’esaltante supporto in madrepatria ha permesso a questi ultimi, con il terzo album in studio “Node”, di raggiungere la prima posizione nelle classifiche di casa, puntando di nuovo i riflettori su una scena davvero scoppiettante. Il risultato è notevole perchè i Northlane suonano un metalcore molto diverso dalle teste di serie universalmente note: nei primi capitoli flirtavano pesantemente col progressive, spingendo sul lato tecnico e giocando su strutture elaborate sotto un cantato disperato e intenso. Oggi, con l’abbandono per motivi di salute del frontman Adrian Fitipaldes, il baricentro viene spostato e la band evolve in direzioni differenti: il lato progressive viene smussato leggermente lasciando spazio al post-hardcore e, ampiamente, alle clean vocals della new entry Marcus Bridge. Questi è senza dubbio un cantante diverso da Fitipaldes, ma intelligentemente i Northlane hanno costruito il nuovo disco attorno alle sue capacità. L’opener “Soma” racchiude tutte le caratteristiche e le ambizioni di questa nuova incarnazione, che in sintesi fa un passo indietro per quanto riguarda la complessità per andare a cercare l’atmosfera, facendo risplendere il nuovo punto focale come si può sentire su “Node”, “Weightless” e “Animate”. Chi li ha amati su “Singularity” tuttavia troverà pane per i propri denti: “Leech”, “Impulse” e “Ra” sono il giusto link col passato, impreziosite da cori che danno una rinfrescata al sound del gruppo. “Node” è un lavoro ispirato che rappresenta il punto di partenza per svariate evoluzioni future, che conferma il songwriting ricercato e adulto dei Northlane ma apre contemporaneamente a un potenziale commerciale non indifferente. Se siete rimasti al metalcore come fotocopia della fotocopia del template Adam Dutkiewicz, dovreste dare un ascolto.