7.5
- Band: NOVERIA
- Durata: 01:03:03
- Disponibile dal: 25/10/2019
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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La terza fatica degli italiani Noveria ci consegna una band solida e una assoluta eccellenza nel panorama power-prog nostrano. Se i precedenti lavori avevano dato un buon esempio di gusto compositivo e tecnica sopraffina, con questo “Aequilibrium” ci troviamo davanti a un prodotto assolutamente maturo e anche abbastanza personale – sicuramente molto più personale di tanti altri lavori che popolano questo complicato sottogenere. I Noveria sembrano essersi del tutto affrancati da alcuni aspetti che li rendevano un po’ derivativi, causati anche dalla presenza di musicisti molto connotati per le esperienze pregresse o parallele come il bassista Simone Arcangeli (DGM), il chitarrista Francesco Mattei e il tastierista Julien Spreutels (entrambi Ethernity).
In questo album la principale nota di merito è la costruzione di un songwriting fresco, moderno, coerente e che non si inceppa praticamente mai, nonostante alcuni momenti un po’ “di mestiere” come l’opener “Waves” in cui sembra chiaro l’intento di afferrare da subito l’ascoltatore con sonorità familiari. Tutto è comunque affidato alla creazione di grandi melodie memorabili, cesellando una sequenza di riff poderosi, ritornelli mai banali, arrangiamenti spesso sorprendenti e quasi sempre senza sfoggio di tecnica o inutile funambolismo, corroborati da una sezione ritmica schiacciasassi sorretta dall’ottimo drummer Omar Campitelli.
Dall’inizio alla fine l’ascolto resta piacevole e non ha battute d’arresto, sebbene non ci siano brani particolarmente eclatanti. “Aequilibrium” è un infatti lavoro compatto e organico, che non punta all’innovazione ma a un ringiovanimento del genere proposto; un disco che è palesemente figlio di una ricerca sapiente nel mondo musicale del power-prog, mondo ampiamente frequentato da questi musicisti che qui mettono in atto al meglio la loro notevole esperienza. Tutti i musicisti sembrano in forma smagliante, in particolare il vocalist Francesco Corigliano: espressivo ed energico, perfetto per questo genere e in grado di garantire sempre e costantemente il giusto pathos a ogni pezzo.
Una nota necessaria è da dedicare alla produzione di Simone Mularoni, davvero eccezionale perché capace di dare una potenza difficile da rintracciare in altre band dello stesso genere, e al contempo una pulizia dei suoni che non compromette nessuno dei tanti strati compositivi che contribuiscono a creare l’intera opera. È in effetti questo tipo di produzione che riesce a rendere i Noveria un potente unicum nello scenario power-prog non soltanto italiano: se in alcuni momenti (pochi) fa capolino la sensazione del già sentito (i Dream Theater degli ultimi anni, i primi Symphony X, gli stessi DGM) una produzione così compatta e coinvolgente riesce comunque a coprire gli attimi meno ispirati del disco.
Come si accennava prima, “Aequilibrium” non è un album clamoroso, forse a causa dell’assenza di un vero momento che riesca a emergere dal nucleo solido degli undici brani. Ciò non toglie però che si è davanti a un album davvero di ottima, ottima fattura. “Losing You” e il singolo “Broken”, con il loro riuscitissimo equilibrio di ferocia ed emozionalità, possono essere considerati i pezzi migliori del lotto, ma comunque la qualità compositiva ed esecutiva è pressoché costante e continua per tutta la durata.
Un album dunque impeccabile sotto molti punti di vista, che fa ben sperare in un futuro dove i Noveria centreranno ancora meglio ogni bersaglio e potranno essere tra le migliori band power-prog a livello nazionale.