6.0
- Band: OBITUARY
- Durata: 00:40:38
- Disponibile dal: 28/08/2007
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Gli Obituary non possono e non devono essere considerati solamente come una grande death metal band: gli Obituary sono stati una band fondamentale e seminale e i soli “Slowly We Rot” e “Cause Of Death” valgono più dell’intera discografia del novanta per cento dei gruppi estremi attualmente in circolazione. Proprio per questo motivo ai floridiani non si possono fare sconti, perchè hanno dimostrato in più di un’occasione quello che valgono e quindi album quali “Back From The Dead”, “Frozen In Time” e questo “Xecutioner’s Return” risultano a tutti gli effetti dei lavori minori. Il problema è che dal 1994 (“World Demise”) i nostri non pubblicano più un album degno di nota. Tralasciando il tentativo patetico di ritorno agli esordi (gli Xecutioner altri non erano se non la prima incarnazione della band), quello che manca agli Obituary è decisamente il lampo di classe, quello che permetteva a tracce quali “‘Til Death”, “Chopped In Half” o “I’m In Pain” di colpire nel segno nonostante seguissero uno schema semplicissimo e lineare. I ragazzi non hanno cambiato molto nel loro schema compositivo, ma il riciclaggio continuo e sempre meno convinto di certe idee e di determinate atmosfere non può che fare male alla band. L’ingresso di Ralph Santolla in vece di Allen West non da i risultati sperati, nonostante il chitarrista abbia dimostrato di trovarsi a proprio agio su schemi death (si veda a tale proposito il superbo “The Stench Of Redemption” dei Deicide). Anzi, sono proprio le chitarre forse il punto debole dell’album: spompate, con poche idee e piuttosto statiche. Alla fine, lungi dal considerarlo un brutto lavoro, “Xecutioner’s Return” soffre tremendamente il peso di quel nome stampigliato sulla cover e ci mostra una volta di più che le reunion servono più che altro a fare soldi e a rinverdire ricordi di gioventù piuttosto che a portare avanti con fierezza e determinazione un nome di quelli che ha fatto la storia della musica estrema.