OBSCURA – A Sonication

Pubblicato il 03/02/2025 da
voto
6.0
  • Band: OBSCURA
  • Durata: 00:39:07
  • Disponibile dal: 07/02/2025
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast

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Negli ultimi anni, in casa Obscura, è successo praticamente di tutto: dopo l’ottimo “A Valediction”, pubblicato nel 2021, lo storico bassista Jeroen Paul Thesseling, in formazione in due periodi differenti e sicuramente uno degli artefici di album come “Cosmogenesis”, lascia la band; ad agosto 2024 è il turno di Christian Münzner, il quale adduce come motivazione non meglio precisate divergenze creative riguardanti la composizione del nuovo disco; a settembre vengono annunciati il nuovo tour e la nuova line-up e si comprende che anche David Diepold non sarà più della partita.
In casa Obscura le porte sono sempre state piuttosto scorrevoli, ed i musicisti sono entrati ed usciti con una certa frequenza, ma una rivoluzione del genere era oltre il prevedibile. A rincarare la dose, le accuse di plagio dell’ex Alex Weber, poi supportato da Max Phelps e dallo stesso Münzner, a Steffen Kummerer, che avrebbe indebitamente utilizzato del materiale composto con gli ex colleghi.
Il cantante bavarese, però, incurante di tutte queste disgrazie, assolda tre nuovi compagni di avventura e prosegue per la propria strada. La scelta, come sempre, ricade su artisti con un pedigree che non lascia alcun dubbio, ossia l’ex Exivious Robin Zielhorst al basso, James Stewart dei Decapitated e di decine di altri gruppi alla batteria, Kevin Olasz dei God Enslavement alla chitarra: a questo punto, la lecita speranza è che anche questa volta tutto vada per il verso giusto.
Eccoci così a “A Sonication”, seconda fatica su Nuclear Blast. L’uscita è anticipata da due singoli: “Evenfall”, descritto dalla band come influenzato dai Death, è in realtà un brano piuttosto debole, molto melodico, come se fosse il frutto di qualche malcelata tentazione commerciale, ma senza le qualità necessarie per essere davvero efficace; un po’ meglio “Silver Linings”, soprattutto per la confortevole continuità con il recente passato. Il resto del disco, purtroppo, conferma alcune delle perplessità che erano sorte: in generale, si nota un approccio più melodico, con brani snelli e diretti, tanto che l’album è il più breve della discografia dei teutonici, ma non sempre le idee sembrano sviluppate secondo le loro potenzialità. In alcuni episodi affiora un’attitudine thrash metal che avrebbe anche potuto essere una strada percorribile con profitto, ma che in realtà si perde in progressioni tutte uguali, in riff ed assoli che paiono ripetersi in modo stanco.
La perdita di due colonne portanti quali Thesseling e Münzner sicuramente non è stata indolore, ma è altrettanto certo che il problema non è lo spessore dei loro sostituti – e momenti di pura classe come l’introduzione al basso fretless in “Beyond The Seventh Sun” o il drumming di “The Sun Eater” ne sono la prova – quanto, supponiamo, il loro tardivo coinvolgimento nel progetto: l’impressione che ne deriva è quella di musica scritta di fretta, in cui gli spunti sono solo abbozzati, come se fosse stato necessario più tempo per portarli a termine in modo esaustivo. A salvare la baracca, una certa sobrietà delle strutture in un suono dinamico che, seppur con effetto effimero, può colpire al primo ascolto, ed un paio di scatti furiosi come la già citata “The Sun Eater” o “The Prolonging”, due minuti brutali, oltre all’inusuale “Stardust”, che viaggia sulla scia degli Hypocrisy.
“A Sonication” appare come il primo episodio sfocato di una carriera fin qui inappuntabile, una sorta di perdita di identità frutto di tutto ciò che è accaduto, ma siamo certi che, con una formazione di questo livello, Kummerer sarà in grado ancora una volta di rimettere in carreggiata la sua creatura.

TRACKLIST

  1. Silver Linings
  2. Evenfall
  3. In Solitude
  4. The Prolonging
  5. Beyond The Seventh Sun
  6. Stardust
  7. The Sun Eater
  8. A Sonication
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