OBSCURA – Cosmogenesis

Pubblicato il 26/02/2009 da
voto
8.5
  • Band: OBSCURA
  • Durata: 00:50:13
  • Disponibile dal: 02/03/2009
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Masterpiece

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Ricordavamo gli Obscura come una discreta band di death tecnico ma nulla più. Il loro debut album “Retribution” conteneva in nuce dei buoni spunti che però non sempre venivano sviluppati in maniera ottimale. Ora invece ci troviamo davanti ad un lavoro semplicemente fantastico! “Cosmogenesis” rischia seriamente di diventare un masterpiece di progressive death, in quanto le premesse ci sono tutte. Ma andiamo per ordine: a cosa è dovuto un miglioramento di questa portata? Innanzitutto ai cambi di line up. I precedenti musicisti che affiancavano Steffen Kummerer, per quanto bravi e preparati, sono stati sostituiti da tre mostri del calibro di Christian Muentzer e Hannes Grossmann, entrambi ex Necrophagist e soprattutto dal fenomenale bassista Jeroen Paul Thesseling, già all’opera sul fondamentale “Spheres” dei Pestilence. In sostanza l’aggiunta di questi elementi, attivi anche in fase di songwriting, ha permesso alle idee di Kummerer di assumere forma e compiutezza in senso pieno. Chiaramente, dato il retroterra dei nostri, vi sono diverse partiture memori di quanto fatto da Pestilence e Necrophagist, ma gli Obscura ci mettono decisamente del loro. Per rendere l’idea, cercate di mixare insieme le band appena citate con i Death e i Dark Tranquillity, ai quali vanno aggiunti spunti degni di Morbid Angel e Atheist, senza tralasciare le indubbie influenze della musica classica e degli shredders ottantiani… Il risultato finale è una vera e propria bomba dall’impatto potentissimo, sebbene il tasso melodico sia decisamente alto, grazie soprattutto alle chitarre. Per ciò che concerne il livello tecnico, qui siamo al top della categoria, la band è in forma smagliante ed è un piacere focalizzarsi ad esempio sugli assoli ottantiani della coppia d’asce o, vero apice del lavoro, sul fretless bass di Thesseling che con la sua prova contribuisce ad innalzare sensibilmente gli standard qualitativi dell’intero album, assurgendo a nuovo punto di riferimento in campo estremo. Vogliamo parlare dei brani? Certamente sarebbe riduttivo citarne solo alcuni, ma non possiamo fare altrimenti davanti a perle del calibro di “Anticosmic Overload”, “Universe Momentum”, “Incarnated”, “Desolate Spheres”, “Noosphere” o “Cosmogenesis”. Si parte da momenti maggiormente affini al sound di Gotheborg e si toccano man mano umori death fortemente caratterizzato da blast beat, chitarre serrate, tempi dispari e scale intricatissime, fino ad arrivare ai solismi jazzistici presenti nella title track. Nell’angusto spazio di una recensione non è possibile dire di più, anche perché per descrivere minuziosamente la musica di “Cosmogenesis” occorrerebbe scrivere un intero libro. Possiamo solo consigliare di acquistare l’album e di ascoltarlo in continuazione, senza arrendersi davanti alle difficoltà, in modo da farlo proprio e poterne così godere appieno. Musica che esige tantissimo dall’ascoltatore ma che lo ripaga nel migliore dei modi!

TRACKLIST

  1. Anticosmic Overload
  2. Choir Of Spirits
  3. Universe Momentum
  4. Incarnated
  5. Orbital Elements
  6. Desolate Spheres
  7. Infinite Rotation
  8. Noosphere
  9. Cosmogenesis
  10. Centric Flow
1 commento
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