6.0
- Band: OCEANO
- Durata: 00:28:00
- Disponibile dal: 23/03/2015
- Etichetta:
- Earache
- Distributore: Self
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La lineup degli Oceano è stata di recente rivoluzionata per l’ennesima volta, ma coloro in attesa di qualche colpo di scena verranno nuovamente delusi. I nuovi compagni del frontman Adam Warren non riescono a risollevare più di tanto le sorti di una band che ormai da anni sembra andare avanti per inerzia, priva sia di un talento degno di questo nome, sia di un’adeguata spinta da parte della casa discografica (la sempre più hard rock oriented Earache Records). In verità il nuovo “Ascendants” presenta qualche miglioramento rispetto al noioso “Incisions”, ma, dopo tutto è altrettanto vero che non serviva certo chissà quale invenzione per produrre un’opera migliore del suddetto terzo full-length. Su “Ascendants” i ragazzi di Chicago insistono su quella formula death-core iper quadrata che i gruppi del filone e gli stessi Oceano hanno ormai codificato da tempo, aggiungendo però qua e là qualche (gradito) rintocco atmosferico sotto forma di una punteggiatura di synth ed effetti vari, i quali aiutano ampi tratti del lavoro a lasciarsi ascoltare più volentieri. Il guitar-work, d’altronde, è come al solito molto limitato: gli Oceano sovente usano le chitarre in modo percussivo, praticamente per sottolineare le cadenze della batteria, finendo per incastrarsi in un andirivieni di passaggi meccanici, tendenze djent e pseudo-breakdown che soffocano ogni tipo di dinamica. Sono pochi i veri e propri riff che la band mette sul piatto e ovviamente ciò è un peccato, se non altro perchè nei momenti in cui i Nostri provano a impegnarsi un po’ di più su tal fronte i risultati non sono disdicevoli (vedi la più briosa “Dawn Of Descent”). A fronte di qualche pezzo abbastanza “vivo” e di una durata complessiva ragionevole, ci sentiamo di dare ad “Ascendants” la sufficienza, tuttavia resta forte l’impressione che il gruppo abbia ormai già detto tutto quello che aveva da dire. Il death-core, come qualunque altro genere, può essere ancora interpretato con ispirazione ed efficacia, ma questo è un principio che, almeno ad oggi, pare essere fuori dalla portata del songwriting di Warren e soci.