voto
7.0
7.0
- Band: OCTOBER TIDE
- Durata: 00:39:12
- Disponibile dal: 10/11/2008
- Etichetta:
- Vic Records
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Pubblicato nel 1997 in sole mille copie (tutte vendute in breve tempo), torna oggi in circolazione con una nuova copertina il bellissimo primo full-length degli October Tide, doom-death metal band capitanata da Jonas Renkse, frontman dei Katatonia. Il disco venne registrato nel 1995 nei celebri Unisound Studios di Dan Swano, poco prima che i Katatonia si rimettessero in moto dopo una pausa di riflessione e dessero quindi vita al loro capolavoro “Brave Murder Day”. Un album, quest’ultimo, al quale “Rain Without End” è sicuramente accostabile, visto che, essendo stato composto per intero da Renkse e da Fredrik Norrman (futuro chitarrista degli stessi Katatonia), propone a grandi linee lo stesso tipo di approccio al doom-death, con un ampio uso di ritmiche cadenzate e ripetitive, di melodie stranianti e di quei particolari riff circolari che di lì a poco divennero uno dei principali trademark del noto gruppo svedese. Il tutto arricchito da sottili tappeti di tastiere e da un impiego saltuario ma significativo di alcune linee di violino. “Rain Without End”, oltre a essere indubbiamente un piccolo gioiello di doom-death metal nordico, rappresenta poi un capitolo molto significativo della carriera di Renkse, visto che racchiude l’ultima performance vocale del Nostro basata sul growling. Come risaputo, infatti, per “Brave Murder Day” (e il successivo EP “Sounds Of Decay”), i Katatonia decisero di affidare questo aspetto all’amico Mikael Akerfeldt, lasciando a Renkse solo il pulito. Insomma, se per motivi anagrafici, economici (la versione originale su Ebay raggiunge spesso prezzi notevoli) o, semplicemente, per scarsa conoscenza dell’underground non vi siete mai avvicinati a questo lavoro, il consiglio è senza dubbio quello di farlo vostro il prima possibile, soprattutto se sentite la mancanza del vecchio sound della band principale di Renkse. Preparatevi ad avere a che fare con un vero e proprio album di culto.
N.B. Il voto si riferisce solo alla ristampa. Il disco in sè merita un 8 pieno.