7.5
- Band: OKKULTOKRATI
- Durata: 00:46:24
- Disponibile dal: 23/09/2016
- Etichetta:
- Southern Lord
- Distributore: Goodfellas
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Gli Okkultokrati, attivi da un po’ di anni e con alle spalle una discografia di tutto rispetto (sia in termini di quantità che di qualità), sfornano con questo nuovo “Raspberry Dawn” la loro opera più organica e coinvolgente, senza perdere un briciolo della giusta pazzia che li ha sempre caratterizzati. La loro proposta musicale può essere inserita sotto l’ormai capiente cappello del black metal, ma c’è molto di più: i cinque norvegesi, infatti, riescono infatti a unire efficacemente strutture e cadenze tra loro diversissime, ed eppure amalgamate alla grande. Abbiamo così chitarra e batteria figlie del metal più sporco degli anni Ottanta, un basso catarroso e pulsante che principalmente ripassa pari pari le lezioni presenti sull’abbecedario dei Venom, tastiere che ci catapultano in piena new wave e – su tutto – la voce sgraziata ma melodica (ossimoro credibile, fidatevi) del frontman Black Qvisling; una sorta di mix tra Nocturno Culto e Rob ‘The Baron’ Miller. Il risultato? Pezzi di cupo crust che canterete – o meglio sbraiterete – dopo un solo ascolto come l’opener “World Peace” o “Hard To Please, Easy To Kill”, sfuriate quasi punk come la title track che fanno il pari con i passaggi black’n’roll di “Hidden Future”, dove si sfiorano i lidi degli Impaled Nazarene, solo molto meno ignoranti. E ancora oscure costruzioni che vi riporteranno al dark da classifica (ah, i tempi) come “We Love You”, l’evocativa “Leave And Be Gone” o la splendida “Ocular Violence”, l’ideale singolo in chiave metal dei Flock Of Seagulls: il tutto senza naturalmente cedere un millimetro alla furia nichilista di base. Citavamo gli Amebix, ma è notevole l’ombra di un’altra band imprescindibile di quegli anni, ossia i Killing Joke: nel basso trionfante e magistrale di Boris Leaf, e nella capacità di creare ossessive emozioni delle linee vocali. Se cercate una sintesi efficace e insieme accattivante di cosa può essere oggi il metal estremo, siete arrivati al posto giusto.